Omicidio-suicidio nel pavese: l’assassino lavorava a Melegnano, mentre la vittima risiedeva a Cerro al Lambro

Tutto è accaduto nel volgere di pochi minuti nella serata del 7 gennaio a Miradolo Terme, in provincia di Pavia.

Qui, il dentista 47enne F.F., stava uscendo dal suo studio in compagnia della sua assistente, quando è stato avvicinato da uno sconosciuto. Quest’ultimo, il 44enne D.S., venditore di automobili presso un concessionario di Melegnano, ha estratto una pistola e ha colpito mortalmente il 47enne, per poi togliersi la vita subito dopo. L’agghiacciante scena si è verificata sotto gli occhi increduli dell’assistente del medico, che ha poi lanciato l’allarme ai Carabinieri. In base alle prime ricostruzioni operate dagli inquirenti, pare che alla base dell’omicidio-suicidio si celi un dramma della gelosia. D.S., infatti, era fidanzato proprio con l’assistente del medico 47enne e avrebbe agito poiché sospettava che la sua compagna intrecciasse una relazione clandestina con lo stesso dentista. Sembra poi che l’assassino si sia servito di due pistole, detenute regolarmente, l’una per commettere l’omicidio e l’altra per suicidarsi. La vittima dell’agguato, che risiedeva a Cerro al Lambro, lascia la moglie e una figlia.

Redazione Web