Quanto costa morire a Milano? Il “biglietto” per l’ultimo viaggio non è affatto economico

La bara pare sia la voce più costosa dell’intero funerale. Noce, frassino o rovere che sia, per un feretro si può spendere da 800 fino a 7000 euro. E per i devoti di Padre Pio è in vendita la bara con l’effigie del santo. Costo stimato circa 3000 euro, a seconda che l’immagine sia intagliata, scolpita o semplicemente raffigurata. L’ultima stravaganza, in mostra a Veronafiere, è una bara di lusso con telefono cellulare incluso. Non si sa mai che il defunto si accorga improvvisamente di essere vivo. Per l’imbottitura i prezzi variano dai 200 ai 300 euro circa, a seconda che a rivestire l’interno della bara sia velluto, seta o altro tessuto. La comodità, innanzitutto! Si può poi viaggiare in prima classe (Limousine, Mercedes) o, per i meno esigenti, in seconda classe e quindi a un prezzo più modesto. Per i loculi, assegnati all’atto del decesso dal Municipio, i prezzi oscillano dai 1500 ai 6000 euro. Tutto dipende dalla postazione. Più alto è il loculo, più richiede fatica, meno è dispendioso. Il più caro è quello ad altezza uomo, nelle file centrali. Tirando le somme, oggi per morire occorrono circa 3000 euro. Non tutti, però, possono permetterselo. Sempre più persone, infatti, ricorrono al pagamento rateizzato. Le imprese funebri, per fare fronte alle spese, instaurano accordi con le finanziarie. Molti, non a caso, scelgono la cremazione. Dopo la Legge n. 130 del 2001, è possibile tenere le ceneri in casa o disperderle, risparmiando quindi parecchio sulla concessione del loculo. Il costo di una cremazione si aggira sui 500 euro. In tutto questo qualche cliente racconta particolari agghiaccianti: «al funerale di mio padre, mi sono sentita dire: “e il marmo per la lapide come lo vorrebbe? sa, quest’anno va di moda il rosa”».

Elisa Giacalone