Rissa tra migranti davanti alla Stazione Centrale: in 100 fermati e trasferiti fuori Lombardia

I provvedimenti a seguito del video pubblicato su Facebook dall’esponente leghista Luca Lepore, che riprendeva l’intera scena e denunciava l’assenza di forze dell’ordine nella zona

De Corato: «La situazione nei pressi della Centrale è fuori controllo»

La polizia di Stato ha disposto una serie di controlli straordinari a Milano nei confronti degli extracomunitari che sostavano nei pressi della Stazione Centrale e dell’antistante piazza Duca d’Aosta, al termine dei quali sono state fermate circa 100 persone. La Prefettura, annunciando i risultati dell'operazione, spiega che i fermati sono stati sottoposti a una serie di controlli per l'identificazione e la verifica della regolarità della loro presenza sul territorio italiano. A seguito degli accertamenti, i cento migranti sono stati trasferiti negli "hot spot" attivati sul territorio nazionale per le ulteriori verifiche e il ricollocamento presso i centri di accoglienza straordinari (Cas) al di fuori della Lombardia. Questi controlli sono scattati a seguito del clamore e delle polemiche suscitate dalla maxi rissa tra migranti verificatasi nei giorni scorsi in piazza Duca d’Aosta. La zuffa era stata ripresa e postata sui social network dall’esponente leghista Luca Lepore, assessore alla Sicurezza del Municipio 2, che, assieme ad altri esponenti del Centrodestra, aveva lamentato l’assenza di forze dell’ordine in zona. «Tutto questo succede dopo che persino la stampa internazionale, come il Daily Express, dedica ampi reportage a una situazione di profondo imbarazzo, in quanto fuori da ogni controllo – ha commentato Riccardo De Corato, capogruppo di FDI AN in Regione Lombardia. - É da mesi che denunciamo la pericolosità sociale e le tensioni che si stanno creando attorno alla stazione Centrale, dove ogni giorno passano decine di migliaia di persone. Piazza Duca d'Aosta, e le vie attigue, sono divenute una enclave dell'illegalità a cielo aperto, dove se non s'interviene presto sarà difficile persino attuare azioni repressive. I milanesi sono stufi di vivere in un continuo film dell'orrore».
Redazione Web