Si conclude l’affaire Sea-Serravalle: sì alla quotazione in Borsa di Sea e alla vendita dell’80% di Serravalle

La notte tra il 25 e il 26 settembre, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato la delibera per la quotazione in Borsa di Sea, società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa (1, 2 e Cargo).

L’8 ottobre è arrivato il sì anche dalla Provincia di Milano, con 39 voti favorevoli e 2 contrari. Ora, dunque, il 54,8% di azioni Sea appartenenti al Comune sommate al 14,6% della Provincia saranno collocate in Borsa, garantendo comunque il controllo pubblico con la maggioranza del Comune. «Ci sono tutte le condizioni economiche per affermare che la quotazione sarà un successo» ha dichiarato il sindaco Pisapia.
Non è il primo tentativo di inserire Sea nel mercato azionario: tra il 2001 e il 2006 ci provò il sindaco Albertini, se ne riparlò a fine mandato della Moratti ma il tempo non fu sufficiente per procedere. Poi l’arrivo di Pisapia: a dicembre 2011 il Comune ha ceduto una quota di azioni Sea pari al 30% a F2I Fondi Italiani per le Infrastrutture, suscitando polemiche per un’asta poco trasparente. Prima di approdare alla quotazione in Borsa, spuntò l’ipotesi, naufragata, di un concambio di azioni con la Provincia (Palazzo Marino avrebbe ceduto la sua partecipazione nella Serravalle alla Provincia, e Palazzo Isimbardi le sue azioni Sea al Comune).
A proposito di Serravalle, queste le novità: il CdA di Asam (holding detenuta all’80% dalla Provincia di Milano)  ha approvato il bando di gara internazionale per la vendita delle partecipazioni nell’azienda che gestisce i tratti autostradali. Il bando riguarda l’80,8% di Milano Serravalle, somma delle quote di Asam (52,9%), Comune di Milano (18,6%) e altri soci minori.
«Senza la vendita non si potrebbero garantire i servizi ai cittadini – dichiara Podestà –: abbiamo bisogno di aprire a capitali privati per realizzare infrastrutture adeguate ai tempi e proseguire progetti come Tem e Pedemontana».
Francesca Tedeschi