Sicurezza e riqualificazione sociale fra le priorità del Comitato di Quartiere Salomone

Un quartiere aperto, un monoblocco di case popolari in cui vivono circa 1800 persone, molte delle quali anziane, che hanno rischiato di doversi trasferire e di vedere demolite le loro modeste abitazioni. Il biennio 2007/2009 ha  visto una fra le battaglie più lunghe della storia del Comitato. Preoccupati per il destino dei residenti, che avrebbero dovuto traslocare in altre case libere dell’Aler o in appartamenti ancora da costruire, i componenti del direttivo, dopo lunghi tavoli e grazie alla collaborazione con i diversi interlocutori, sono riusciti a fare valere le proprie ragioni. «Abbiamo insistito sul fatto che sarebbe stato più opportuno ristrutturare invece che demolire uno stabile di trent’anni. Operazione che avrebbe comportato la costruzione di nuove abitazioni, destinate soprattutto alla vendita e a affitti a canone moderato. E poi – continua Luciana Pellegreffi, presidente del Comitato – che fine avrebbero fatto queste famiglie?». Così nel 2009, tra diversi soggetti è sottoscritto il Tavolo di lavoro e vengono individuati gli obiettivi che ci si deve prefiggere perché il quartiere Salomone possa essere riqualificato, a partire dai temi che riguardano il verde, la sicurezza e il contrasto all’abusivismo. «Per quel che concerne la parte edilizia ci troviamo in un contesto dove vi è l’assenza della manutenzione straordinaria da almeno tre decenni – afferma Pellegreffi – e quella ordinaria è carente. Ora dovrebbero concludersi i lavori per il nuovo impianto di riscaldamento perché alcune persone il prossimo inverno non rimangano al freddo, per esempio». Di recente, un altro piccolo risultato è stato conseguito dal Comitato, come spiega la Presidentessa. In occasione di un Consiglio di Zona svoltosi a febbraio è stata presentata una mozione approvata all’unanimità perché urge riflettere sul tema della sicurezza e sulla necessità della riqualificazione sociale. In una zona periferica, in cui tempo fa è stato tolto il presidio della Polizia locale, il Comitato ha ottenuto che ogni mercoledì, dalle 17.30 alle 19.00, in via Salomone 28 fosse istituito uno sportello di ascolto dei Vigili di quartiere. «Tra l’altro – dichiara Pellegreffi – questo è un quartiere aperto, circondato dal verde, ma senza alcuna recinzione o il custode». Inoltre, nella sua sede, il Comitato ha dato l’avvio, per favorire la socializzazione e l’integrazione, a diverse attività come un corso di italiano per stranieri, un corso di inglese e un laboratorio per i più giovani dal titolo: “La multiculturalità attraverso la biodiversità”. Non mancano occasioni di festa e iniziative, come il mercatino dell’usato, che sarà riproposto nel corso della primavera. Perché le persone ritornino a sentirsi parte integrante della società e non anime lasciate ai margini della periferia.

Alessandra Moscheri