Trentacinque biciclette rubate sono state sequestrate dalle forze dell'ordine. Il Comune ha pubblicato le foto sul sito, per aiutare i proprietari a riconoscere il proprio mezzo

È scattata la lotta alla microcriminalità milanese. Da lunedi 24 ottobre, infatti, è possibile visionare sul portale web del Comune di Milano, le foto delle trentacinque biciclette sequestrate sabato scorso alla fiera milanese di Senigaglia.

Questo è quanto fa sapere il Comune, dopo un’operazione di sequestro nata grazie alla collaborazione tra l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive, Franco D’Alfonso, il comandante della Polizia Locale, Tullio Mastrangelo, e gli operatori dello storico mercato dei Navigli. Da una prima ricostruzione dei fatti, le biciclette sequestrate erano di dubbia provenienza, perlopiù rubate. Attraverso questo sistema, si spera di ritrovare al più presto i proprietari dei veicoli a due ruote, nell’ottica sia di promuovere l’utilizzo di questo mezzo di trasporto ecologico, sia di dissuadere i ladruncoli.

 

L’Amministrazione meneghina invita, quindi, i cittadini a cliccare sul sito del Comune e verificare se tra quelli fotografati c’è anche il proprio mezzo a due ruote. In tal caso, basterà mettersi in contatto con la centrale operativa della Polizia Locale di Milano, telefonando al numero 02.0208 e fornire i dettagli utili per il riconoscimento della bicicletta. «Questo intervento dimostra l’attenzione alla legalità della nostra Amministrazione comunale - ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli - e il nostro impegno costante a essere vicini ai cittadini e a tutelarli anche da episodi di microcriminalità, con operazioni che contribuiscono a diminuire la sensazione di insicurezza».

Ma non solo. «Visti questi primi risultati, vogliamo invitare tutti i cittadini che subiscono furti di biciclette a denunciarli presso i comandi della Polizia locale, quando è possibile con fotografie  – ha precisato l’Assessore -, affinché operazioni come questa possano permettere di rintracciare e recuperare con più facilità i propri mezzi».

Susanna Tosti