Via Bolla Milano, maxi rissa fra 60 persone alle "popolari", fra regolari e rom, bosniaci e serbi abusivi che hanno ormai occupato tre palazzine

Spranghe, bombe carta e bastoni: feriti una donna di 44 anni, un ragazzino di 17 e un bambino di 2 anni. Blindati e agenti di polizia in assetto anti-sommossa per fermare i disordini

La spazzatura e l'incendio di febbraio 2022

La spazzatura e l'incendio di febbraio 2022

Le violenze scoppiano in via Bolla al quartiere Gallaratese verso le ore 21di venerdì 10 giugno, alla fine di una settimana di tensioni e liti. In strada si affrontano una sessantina di abitanti con spranghe, bombe carta e bastoni. Il bilancio finale è di tre feriti, una donna di 44 anni, un ragazzino di 17 e un bambino di 2 anni, tutti romeni, che finiscono al San Carlo con contusioni e ferite lievi. Dieci volante intervenute non sono bastate a riportare la calma,  su ordine del questore Giuseppe Petronzi, hanno dovuto intervenire cinque squadre del reparto mobile con gli agenti in tenuta anti sommossa. Dopo due ore torna la calma ma è l’impressione è che non sia finita qui. Per tutta la settimana ci sono stati diversi interventi di polizia e carabinieri arrivati per sedare liti e aggressioni tra gli abitanti. Ieri sera quando la Polizia se ne è andata riprendono come nulla fosse successo il via vai di numerose automobili di grossa cilindrata, Bmw, Audi, Mercedes, a bordo le "sentinelle" degli abusivi che controllano il territorio come una milizia organizzata. Qui lo Stato non esiste comandano queste bande di abusivi, il territorio è in mano loro, ormai le tre palazzine Aler del civico 40 sono occupate illegalmente quasi interamente da rom, bosniaci e serbi. Sono i palazzi dove a febbraio , fu appiccato un incendio ai cumuli di spazzatura lasciata nelle parti comuni. Gli abusivi qui sono una novantina, alloggi occupati negli ultimi cinque anni sfruttando il degrado mai sanato. Stabili da Aler considerati ormai irrecuperabili, e in procinto di essere abbattuti in futuro. Ma nel frattempo, ogni volta che una famiglia regolare è stata trasferita negli alloggi temporanei in vista dei lavori, l’appartamento è finito occupato nel giro di poche ore. E i palazzi sono diventati in breve dei fortini. A far scoppiare la rissa infatti è stata l’esasperazione con gli inquilini dei palazzi di fronte sempre di edilizia popolare ma gestiti da Mm. La causa scatenante della rivolta sembra legata a un episodio già visto più volte nel recente passato: auto che sgommano a tutto gas, con rom alla guida, e che si sarebbero addirittura scontrate all’uscita dal cortile rischiando di investire un bambino. Così dagli stabili di fronte sono scesi italiani e magrebini. In pochi muniti i contendenti armati con bastoni, spranghe, e bombe carta, tipo cipolle, che vengono lanciate dai balconi di via Bolla quando è già presente la polizia. Alla fine il 118 soccorre tre feriti, fra cui un bambino di due anni, che vanno in ospedale in codice verde. Il clima resta teso. Il problema ormai endemico di convivenza è ulteriormente peggiorato dopo l’arrivo di nuove famiglie rom. Alcuni hanno anche piazzato i camper nei parcheggi, sempre stracolmi di spazzatura. Una polveriera. Basti pensare che In una palazzina c’è un solo regolare, anziano e disabile, in mezzo agli abusivi. In altre i titolari dell’assegnazione si contano sulle dita di una sola mano. «Prima o poi ci scapperà il morto — sintetizza un residente della zona a spasso con il cagnolino —. E ci vorrà davvero il morto per far sì che finalmente lo stato intervenga con fermezza».