“Haiducii”, in libreria il nuovo romanzo del poliedrico intellettuale Tommaso Labranca

Labranca, cosa racconta “Haiducii”?
È la storia della famiglia Petrescu, i miei vicini di casa di origini romene, formata dal padre Nicolae, dalla moglie Liana Pop e dalle due figlie. I quattro osservano incantati il paradiso delle merci che li circonda e la facilità con cui le finanziarie permettono loro di accedervi. Ma è sempre una felicità fugace, perché la loro vita è uno slalom tra le cattiverie della loro padrona di casa, le prepotenze di lavoratrici insoddisfatte e i sogni che si infrangono quando i conti non tornano. Dovranno anche fare fronte alla diffidenza di tante persone ignoranti che tendono a fare coincidere il romeno con il cattivo. Dal canto mio, ho cercato di presentare i romeni né come vittime né come carnefici, ma come esseri umani capaci di sbagliare. Il loro unico sogno è tuttavia cercare di vivere in maniera dignitosa.
Gli italiani, invece, non fanno una bella figura.
Sono carichi di un’arroganza immotivata, che non sconfina mai nel razzismo, ma tende ad applicare quell’atteggiamento definito dai latini come “Homo homini lupus”.
Come è nata l’opera?
Haiducii è stato pubblicato in versione parziale sul settimanale Film Tv la scorsa estate. Poi, ho deciso di proporlo in versione integrale.

Lorenzo Invernizzi