Il destino del polo estrattivo a Pantigliate è ormai segnato: la Provincia ribadisce il no

Come stanno veramente le cose?
Nel Piano Cave del 2006 della Provincia di Milano non c’è una nuova cava nel Comune di Pantigliate. Poiché i Piani provinciali devono essere approvati dalla Regione, sulla base di criteri determinati dalla Giunta regionale, in quella sede si è deciso d’inserire nel territorio provinciale un altro polo estrattivo. In base a questo quadro normativo un operatore ha, quindi, chiesto a Comune e Regione di collocare la cava nel Comune di Pantigliate, a Nord dell’incrocio tra la Cerca e la Paullese, in prossimità del confine comunale di Settala, ma la Provincia si è opposta. Anche in seguito alla proposta di una cava di prestito per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna, sempre a Pantigliate, la Provincia ha dato nuovamente parere contrario.

Qualche esponente politico – a titolo informale – ha spiegato che al momento è allo studio la possibilità di mantenere fede al progetto, con un eventuale spostamento di qualche decina di metri del sito dal luogo originario. Vero o falso?
Direi falso. La Provincia, infatti, non ha alcun riscontro tecnico che avalli questa ipotesi.

È a conoscenza dell’esistenza, nel sottosuolo della medesima area in questione, di un grande giacimento con in essere attività di stoccaggio strategico e produzione di gas? Sono infatti presenti decine di pozzi dislocati sul territorio gestiti da Stogit (azienda del gruppo Eni) che contribuiscono a garantire la riserva strategica per il fabbisogno energetico nazionale.
La Centrale di Stoccaggio di gas naturale presente nel Comune di Settala si trova a circa tre chilometri da dove hanno proposto di realizzare la nuova cava.

Il giacimento però – da quanto si evince da documenti ministeriali – è in esercizio sperimentale in sovrappressione, ossia in condizioni limite per l’equilibrio statico del deposito, a causa della inconsistenza della tipologia geologica delle strutture portanti. Ciò impone agli Enti preposti il continuo monitoraggio. È plausibile pensare che l’asportazione in gran quantità di materiale inerte metta a repentaglio la stabilità del giacimento e dei pozzi?
Dal momento che la Provincia ha comunque espresso parere contrario alla cava, non entrerei nel merito della questione. Questo potrebbe semmai essere un altro motivo di diniego.

La cava di estrazione si farà quindi oppure no?
Ribadisco il parere negativo della Provincia alla collocazione del polo estrattivo nel Comune di Pantigliate: no come cava all’interno del Piano Cave provinciale, no come cava di prestito per realizzare la TEEM.

Maurizio Zanoni