La Lega scende in piazza per parlare di politica a tu per tu con i cittadini

Situazione che ha portato, in questo Comune del sud est milanese, alla separazione tra i due partiti. E anche in altri paesi, a volte, il confronto tra le due realtà politiche si è mostrato difficile. Vien da chiedersi se queste scelte potrebbero, un giorno, sfociare in un disegno politico più ampio. «A questo non rispondo» replica fermo Cordella. «Tuttavia non mancano isole felici dove c’è coesione» per usare l’espressione del capogruppo rodanese Giancarlo Ottolini e Rodano ne è un esempio. Ma al Pirellone e in Provincia che cosa accade? «Una convivenza è possibile e un accordo lo si trova sempre» affermano Davide Boni, presidente del consiglio regionale e Stefano Bolognini, assessore provinciale con deleghe alla sicurezza. E la leadership di Umberto Bossi rimane indiscussa. Fatto che si potrebbe riassumere così: obiettivo comune è il raggiungimento del federalismo. Ma in un momento di crisi, in cui si fa fatica a capire e a credere nella politica, gli esponenti più giovani della Lega che cosa si sentono di dire? «Suggerirei – dice Jari Colla, consigliere regionale – soprattutto a livello locale, di valutare la persona. A volte penso che  forse potrebbe davvero valer la pena abbandonare la faziosità». E alle ragazze che sembrano far fatica ad emergere all’interno dei consigli? «Innanzitutto sono contrario all’espressione quote rosa - fa sapere Colla - Perché fissare un numero minimo? Ben vengano le donne. Sono per la meritocrazia».

Alessandra Moscheri