Storie di donne che trovano il coraggio di dare una svolta alle loro esistenze disperate. A Pantigliate, la toccante testimonianza di suor Anna Otto

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
«Le mie donne al limite». Parla suor Anna, responsabile di un Centro di prima accoglienza.

L’Amministrazione di Pantigliate ha ricordato la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne con un evento particolarmente toccante: la testimonianza diretta di una donna speciale, che da tanti anni segue da vicino le storie di donne abusate. Si tratta di suor Anna Otto, responsabile della Comunità femminile di primo intervento Pro Familia della Caritas che ha accolto l’invito di Anny Pacciarini, assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità,  per raccontare le esperienze delle sue donne, che trovano il coraggio di ribellarsi alle loro vite disperate e la forza di chiedere aiuto.
«Il nostro è il primo rifugio che trovano dopo essere fuggite da un marito violento, da una situazione familiare pericolosa, dalla prostituzione», spiega suor Anna. «Come prima cosa offriamo loro calore umano e comprensione attraverso piccoli gesti quotidiani, rispettando i loro tempi e il loro riserbo». È un cammino molto lungo quello che quelle donne, spesso con figli, devono compiere per arrivare alla meta finale: l’autonomia economica e soprattutto psicologica. «Sono state abituate a pensare di non contare nulla, di non avere diritti e di meritare la violenza subita – racconta – e devono ricostruire da zero il senso della loro vita». Nella comunità di suor Anna transitano circa 80 donne all’anno. Ad alcune viene addirittura dato un nuovo nome perché vengono perseguitate dalle persone che stanno cercando di lasciarsi alle spalle, soprattutto nel caso di donne extracomunitarie in cui tutta la comunità di origine partecipa al loro ritrovamento. Ci sono casi limite in cui devono addirittura fuggire lontano e ricominciare da zero.
«Le loro storie sono molto diverse fra loro ma nel contempo tutte assimilabili», spiega la religiosa. «Seguiamo il loro percorso fianco a fianco con il Servizio Disagio Donne della Caritas per garantire loro un’assistenza completa. Alcune, purtroppo, si perdono per strada ma, molte altre, ce la fanno e questa è la gioia più grande».
Per avere assistenza o per dare un aiuto ci si può rivolgere allo sportello Servizio Disagio Donne della Caritas: tel. 02 76037352.
Valeria Giacomello