Gabriele Guida (FLI) ha rassegnato le proprie dimissioni

«Amici ed amiche, ritengo la mia esperienza in Futuro e Libertà per l’Italia e Generazione Futuro conclusa e rimetto i mieiincarichi all’interno del movimento. Lasciando questo partito, che ho contribuito a far nascere e crescere, esprimo qui le considerazioni sullamia scelta.Ritengo la sfida che lanciammo un anno fa un giusto scatto d’orgoglio che ha illuminato le crepe di unastagione. Come una fiamma non alimentata e spenta sempre più da errori ignorati, il progetto originario non ha più il respiro per essere portato avanti così come si presenta. Sono sempre più convinto che all’Italia serva un nuova stagione liberalconservatrice che possa riformare il Paese e sia un reale vento di cambiamento nelle istituzioni e tra la gente. Questo ambizioso obiettivo è realizzabile solo da un soggetto politico di centrodestra forte, giovanee moderno. Attualmente questa parte politica è in difficoltà e frammentata, sempre più ostaggio dipersonalismi e interessi che non sono capaci di costruire e guardare veramente al Bene Comune. Occorre quindi lavorare partendo dal superamento dei grossi problemi che questa area politica mostra diavere. Continuare ad impegnarsi all’interno del partito che lascio con dolore, è mia opinione insufficienteper raggiungere il traguardo. L’idea iniziale (quella vincente, quella nuova) si è persa e non accenna adessere riproposta. Problemi che si vedevano in altre realtà si ripropongono e tarpano sempre più la vogliadi reale cambiamento. La stagione berlusconiana è al suo termine. Ha avuto luci ed ombre, terminando in maniera fallimentare. E’ chiaro che questa stagione non sia stata solo Berlusconi, ma anche tutta una classe dirigente (dai leader dei partiti, ai dirigenti e responsabili) che ha fallito i propri impegni presi con gli italiani nel 1994. Quel programma, quel manifesto ideale è ancora nei suo capisaldi valido ed inapplicato. Le ricette sonochiare ed aspettano solo la forza politica ed un progetto che abbia la maturità per attuarle nel nostrotempo.Quindi questo non è un addio, ma un convinto arrivederci, soprattutto ai giovani che hanno il diritto dimeritarsi un futuro migliore. Continuerò a lavorare per raggiungere questo traguardo con tutti coloro chevogliono impegnarsi e provarci, trovando le motivazioni comuni e affrontando le divisioni per superarle. Occorre gettare il cuore oltre l’ostacolo, inseguire un sogno e realizzarlo.

Un abbraccio.

Gabriele Guida».

Redazione Web