La sinergia degli Enti, pronti per la simulazione

Alla serata, hanno preso parte i vertici di tutti gli enti che saranno coinvolti nella simulazione, quali Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Prefettura, Protezione civile, Amministrazione comunale e, ovviamente, i cittadini. Ad avere fortemente voluto tale esercitazione, volta allo scopo di testare l’efficacia del Piano di Emergenza Esterno della Cambrex, è stato Alberto Pacchioni, assessore paullese alla Sicurezza, recentemente nominato Cavaliere al Merito per il suo impegno di lunga data nell’ambito della Protezione civile. Tale simulazione, la cui data non sarà comunicata in anticipo allo scopo di garantirne la massima verosimiglianza, verterà su un’ipotetica fuoriuscita di acido cloridrico, gas tossico altamente corrosivo che, non riuscendo a essere contenuto nel perimetro dell’industria, finirebbe per espandersi nel territorio circostante. La salvaguardia ambientale e della salute dei cittadini, a questo punto, passerebbero nelle mani degli enti di soccorso. «Un’esercitazione di questo tipo – ha sottolineato Claudio Mazzola, sindaco di Paullo – è abbastanza rara: in Italia ne sono state fatte poche e questa è la prima nella nostra Provincia. Una delle ragioni di tale carenza è che, nel nostro Paese, manca una cultura della sicurezza e della prevenzione: le iniziative come questa vanno in tale direzione». «La Provincia di Milano – ha affermato il viceprefetto Cristina Cirelli – non ha grossi rischi di natura idrogeologica, ma vede sul territorio ben 42 aziende a rischio di incidente rilevante, a causa dei materiali che trattano. La legge impone al Prefetto di redigere i Piani di Emergenza Esterni per tutte queste industrie, ma testarli è purtroppo complesso e costoso». «Ogni sei mesi – ha precisato Mario Fabris, direttore di stabilimento della Cambrex – l’azienda svolge esercitazioni allo scopo di addestrare i dipendenti, e soprattutto alcune squadre specializzate, a fronteggiare eventuali incidenti interni: la possibilità che si verifichino gravi situazioni che coinvolgano l’esterno è, quindi, assolutamente remota». «Non c’è nulla di meglio per noi Vigili del Fuoco – ha sottolineato Tommaso Di Lena, del Comando dei Vigili del Fuoco di Milano – che testare tutte le procedure di cui disponiamo, per verificare se queste siano valide o se presentino carenze. In tal modo, ci troveremo sempre pronti in caso di emergenza. La cosa fondamentale è che ci sia completo accordo tra tutto il personale che interverrà sul luogo». Nel periodo che precede la simulazione, i volontari della Protezione Civile saranno impegnati in un’opera di consegna porta a porta di un opuscolo, contenente informazioni e precisi consigli comportamentali rivolti ai cittadini.
Alessandro Garlaschi