La voce del Comitato per la metro a Paullo

Come è nato il comitato? Quali obiettivi si prefigge?
Dopo circa due anni di attività sul territorio, nel 2008 ci siamo costituiti in libera Associazione di cittadini, apartitica e completamente autofinanziata, con l'obiettivo di sostenere il progetto che è nella nostra ragione sociale.
La nostra petizione, grazie alla partecipazione diretta a fiere e sagre di paese sul territorio, ha raccolto oltre 4.500 adesioni di cittadini della zona (da San Donato Milanese a Spino d’Adda) ed è pubblicata anche sul web (www.petitiononline.com/M3PAULLO).
Sono nel Dna (e nello statuto) della nostra associazione l’attenzione e il sostegno a iniziative e progetti utili a promuovere la mobilità sostenibile e a garantire la miglior vivibilità del territorio nei Comuni attraversati dalla Paullese, sia sul versante milanese che su quello lodigiano e cremasco: da questo bacino provengono anche le migliaia di utenti potenziali della M3.

Che cosa avete fatto finora?
In questi anni abbiamo più volte incontrato gli amministratori locali del Sud Est Milanese, del Nord Lodigiano e del Cremasco offrendo il nostro sostegno e chiedendo il loro impegno per il rispetto dell’Accordo di Programma del 2007, che, riconoscendo come strategico lo sviluppo della rete metropolitana, obbliga le parti (Regione, Provincia di Milano, Comuni e Ministero delle Infrastrutture) a fare quanto necessario affinché la realizzazione delle opere del sistema metropolitano trovino attuazione in coerenza con i tempi di realizzazione della Tangenziale Est Esterna. Accordo che, per quanto attiene l’articolo 9 sopra richiamato è stato sinora completamente disatteso solo sul versante delle infrastrutture ferroviarie e metropolitane. Sull’altro versante, il progetto definitivo della TEM sarà depositato, per quanto dichiarato da TEM spa, entro la fine dell’estate 2010. Un’autostrada a sei corsie (come la TEM) che attraversa un territorio a vocazione agricola come il nostro, rappresenta di per sé una ferita ambientale profonda, che richiede reali interventi di mitigazione ambientale. Per chiarire il concetto: le varianti alla viabilità ordinaria approvate con delibera da alcune amministrazioni locali rappresentano opere compensative, a volte utili, a volte migliorabili, ma  non mitigazioni ambientali: una nuova strada non mitiga le emissioni inquinanti di 80.000 veicoli al giorno, tanti quanti TEM stima ne transiteranno sull’autostrada in progetto.

Che cosa suggerireste?
I risultati che si intravedono sono il frutto di una visione municipalistica dei problemi generati dall’arrivo della TEM e delle soluzioni approntabili per mitigarne l’impatto. Per questa ragione vogliamo che le amministrazioni confinanti (Paullo e Zelo) siedano intorno a tavoli negoziali e propositivi, con le associazioni di cittadini e di categoria, per elaborare proposte condivise, ascoltando le proposte di buon senso e i progetti alternativi, che arrivano da cittadini e associazioni.
L’ambito che riteniamo più idoneo a perseguire lo scopo indicato è quello dei Laboratori di Partecipazione (protocollo Agenda 21), già sperimentati con successo in passato sul territorio di Zelo Buon Persico. Lo strumento urbanistico che riteniamo più idoneo a garantire nel tempo la mitigazione ambientale indispensabile per un’opera come la TEM è quello dei PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale), già in adozione tra diversi comuni del nord-milanese. Sia a Paullo che a Zelo è iniziata la definizione del Piano di Governo del Territorio: invitiamo le due amministrazioni a cogliere l’opportunità offerta da questo fondamentale passaggio amministrativo per inaugurare una fase di collaborazione aperta, nell’interesse dei cittadini, a tutela dell’ambiente e delle generazioni presente e future. È un’occasione storica: attraverso le scelte amministrative che compiranno, le amministrazioni in carica definiranno l’eredità che intendono lasciare alle generazioni future.
Un’autostrada a sei corsie non si sposta come una palina degli autobus: produrrà i suoi effetti per decenni e decenni. Affianchiamole un parco che diventi patrimonio condiviso di due comunità: costruiamo ponti di condivisione, di confronto e di dialogo.

Prolungamento MM3: sogno o realtà?
Di recente è stato approvato il progetto preliminare per il prolungamento della M3 a Paullo; ricordo che l’opera completa, nella nuova “versione ridotta” per ragioni di bilancio, costerà comunque € 720 milioni. A fronte di ciò, non abbiamo documenti pubblici che attestino stanziamenti utilizzabili in quella direzione. Anche ipotizzando che il progetto definitivo sia approvato entro l’autunno, si passerà poi alla stesura del progetto esecutivo, approvato il quale, per aprire i cantieri, occorrerà reperire i fondi necessari (I 720 milioni di cui sopra). Solo una forte azione congiunta delle amministrazioni comunali interessate, delle Province e della Regione Lombardia, appoggiate da una efficace mobilitazione dei cittadini pendolari possono accelerare la realizzazione di quello che, ad oggi, a molti sembra un sogno.

Maurizio Zanoni