Un’assicurazione per chi va al lavoro in bici

Un piccolo passo grazie a Paullo che Pedala: il Comune aderisce alla campagna Fiab

È sicuramente un successo dell’associazione ciclo ambientalista Paullo che Pedala, la recente adesione da parte dell’Amministrazione comunale di Paullo alla campagna In-Itinere promossa dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). La petizione ha lo scopo di estendere la copertura assicurativa contro gli infortuni per coloro che scelgono di recarsi al lavoro usando la bicicletta. A oggi, chi sceglie una mobilità sostenibile per raggiungere il posto di lavoro, non è ancora tutelato contro gli infortuni. La legge infatti prevede il risarcimento per gli incidenti solo in caso di utilizzo di mezzi pubblici o negli spostamenti a piedi. L’associazione Paullo che Pedala si attiva da oltre sette anni per promuovere il diritto a un uso sicuro della bicicletta; il presidente Ezio Entropido spiega: «La delibera con cui la Giunta di Paullo ha deciso di aderire alla campagna per la sicurezza dei ciclisti è un successo per la nostra associazione. Il Comune ha deliberato di aderire alla campagna della Fiab e questo, da una parte, testimonia l'attenzione di questa Amministrazione alle tematiche della mobilità dolce, dall’altra, testimonia la considerazione che ha nei confronti di Paullo che Pedala, che ha sottoposto la richiesta di aderire alla petizione – spiega e prosegue il presidente Intropido –. Spero che sia un buon viatico per un prossimo confronto e magari una collaborazione proprio sui temi cari ai ciclisti urbani. Il nostro impegno proseguirà con la presentazione, a fine anno, del Libro Bianco della mobilità ciclistica a Paullo, che ci auguriamo possa essere d’aiuto all’Amministrazione comunale». Il Comune di Paullo ha motivato la scelta di aderire alla campagna Fiab, riconoscendo l’uso della bici come socialmente utile e meritevole, in quanto necessario per il rispetto dell’ambiente e per la diminuzione del traffico. Un piccolo passo che ci si augura possa contribuire a una maggiore tutela dei ciclisti pendolari e soprattutto possa incentivare l’uso di un mezzo pulito e gratuito per recarsi a lavoro.

Greta Montemaggi