Affaire Bellaria, a colpi di carte bollate: Il Tar prende tempo e posticipa il pronunciamento sull’annullamento parziale del PII

Bellaria ha un appuntamento con la giustizia. L’ordinanza 120/13 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, depositata venerdì 25 gennaio, ha risposto al ricorso intentato da IDeA Fimit Spa fissandone la trattazione il 2 maggio 2013. La società IDeA, un’immobiliare figlia di Fimit e di First Atlantic Real Estate oggi dotata di 10 miliardi di masse in gestione e di fondi quotati in Borsa, aveva presentato il ricorso in data 13 novembre 2012 contro il Comune di Peschiera Borromeo.

La società immobiliare chiedeva l’annullamento di due delibere comunali: la delibera del 20 luglio 2012 e quella del 30 ottobre scorso, emessa durante un’accesa seduta di Consiglio Comunale divenuta madre di molte polemiche, oltre che di scontento e di molteplici fratture politiche e civiche. Entrambe le delibere riguardavano una parziale cancellazione del Piano Integrato d’Intervento del 2006, Aree Sud Est Paullese. Il noto PII che, a Peschiera, ha dato origine all’affaire Bellaria.
Che cosa ha dichiarato la Camera di Consiglio del TAR, riunita il 24 gennaio per pronunciarsi sul ricorso e sull’attuale stato dell’affaire? Innanzitutto che il ricorso è materia rovente: «Presenta profili di particolare complessità che non si prestano ad una adeguata trattazione nella presente fase cautelare». Nessuna pronuncia, ancora, in fatto di annullamento.
In secondo luogo, l’agibilità: «Per quanto riguarda - dichiara il testo dell’ordinanza - il provvedimento del 21 novembre 2012 con il quale è stata disposta l’interruzione dei termini di rilascio del certificato di agibilità», risulta che «tale provvedimento sia stato adottato senza che ricorressero i presupposti previsti» secondo decreto del Presidente della Repubblica (dPR 380/2001, art. 25, c. 5).
Terzo, risulta che «ad un sommario esame della fase cautelare (…) il ricorso sia assistito da sufficiente fumus; e che, di conseguenza, il Comune debba riattivare il procedimento e disporre in maniera esplicita sull’istanza presentata dalla ricorrente», vale a dire la società IDeA. In conclusione, vi sono «sufficienti motivi per disporre la compensazione delle spese della fase cautelare».
«Siamo molto soddisfatti, le nostre delibere sono state considerate legittime quindi rimangono efficaci fino al 2 di maggio, giorno in cui il Tar si pronuncerà definitivamente - ha dichiarato il primo cittadino Antonio Falletta -. Il tribunale ha deciso che non esistevano i presupposti per l’annullamento di urgenza, e si è riservato di approfondire la questione. Per quanto riguarda la concessione dell’agibilità – continua il Sindaco – non ha preso posizione ma ha detto al Comune di portare a termine il procedimento e decidere definitivamente. Abbiamo tergiversato fino ad ora perché con gli elementi acquisiti, in caso di diniego, avremmo coinvolto gli acquirenti degli appartamenti del PII di Bellaria; il nostro scopo è far mitigare i problemi riscontrati e le condizioni esistenti in modo da mutare i pareri degli Enti preposti ed evidentemente concedere l’agibilità a fronte di mitigazioni da parte degli operatori, negli interessi di tutti gli acquirenti. Ora – conclude – aspettiamo i risultati della conferenza dei servizi che abbiamo fissato con Asl, Arpa e Ctr dei Vigili del fuoco per procedere come ordina il tribunale».