Affollata l’assemblea pubblica a San Bovio

Molti e importanti i temi trattati sul futuro urbanistico della frazione di Peschiera Borromeo, 4.172 abitanti, fra loro divisi, essi stessi, in mini frazioni:  “quelli” di via Nassirya, di via Trieste, della Cascina Fornace, di via Umbria e così discorrendo. Una bella sfida per Falletta, che sta lavorando per una Peschiera Borromeo più unita sotto San Carlo Borromeo, il nuovo santo patrono. Le problematiche sono tante, in una frazione cresciuta a dismisura, quasi completamente residenziale  e mancante di adeguati collegamenti stradali.
«Un enorme incremento edilizio a cui non è seguito uno sviluppo urbanistico» ha citato Pino Carraro, una delle figure carismatiche del territorio e presidente dell’Associazione Residenti San Bovio, che ha fatto nel suo discorso iniziale una puntuale carrellata di tutte le tematiche care ai cittadini, come viabilità, trasporti e servizi, emerse con molta chiarezza dal lungo lavoro di una Task Force di cittadini, creata ad hoc.
L’assessore all’Urbanistica Adriano De Micheli ha illustrato quali saranno i principali interventi previsti  dalla Amministrazione comunale, per risolvere i molti problemi.Una delle tematiche più sentite: il previsto allargamento della SP 160 Mirazzano – Vimodrone, ora poco più di un viottolo di campagna nella parte che collega Mirazzano a San Bovio e che dovrebbe essere allargata di almeno altri 6 metri, per permettere due corsie di marcia e una pista ciclabile.
Il timore dei detrattori è che ciò porti a uno spropositato aumento del traffico non locale e la possibilità di transito anche ai mezzi pesanti, cosa che già accade in via Trieste. Un lavoro necessario, secondo De Micheli, data la pericolosità della strada, soprattutto al buio. «Faremo sì che ai camion sia interdetto l’attraversamento» ha assicurato Falletta. Come è necessario, ma molto complesso, dotare i quartieri di adeguati collegamenti e piste ciclabili.
È stato chiesto un servizio Atm più presente e che colleghi le frazioni al passante ferroviario di Segrate.
Per quanto riguarda i servizi, praticamente mancanti, molti i provvedimenti in esame, che Falletta ha assicurato verranno adeguatamente illustrati nel Piano di Governo del Territorio, rifatto ex novo dall’attuale Giunta, che sarà pronto entro fine dicembre. Primo fra tutti: un centro medico con alcuni servizi ASL e specialisti privati. Non meno importante, un nuovo asilo, già finanziato, che ospiterà 60 bambini.
Molto accaldato il dibattito con e fra i cittadini, nonostante Carraro e Falletta moderassero l’assemblea, che è durata quattro ore. Ora gli abitanti di San Bovio aspettano di vedere i fatti.

Valeria Giacomello