Ballottaggio Falletta-Tabacchi


Dopo il “fuoco e fiamme” della campagna elettorale, il risultato del 6-7 giugno lascia molti (quasi tutti, per la precisione) con l’amaro in bocca: Antonio Falletta e Francesco Tabacchi vanno al ballottaggio, rispettivamente col 32% e col 27% delle preferenze. Liste civiche “al palo”, quindi, anche se Marco Malinverno ed Enrica Colombo (rispettivamente 15% e 11%) hanno spostato non di poco l’asse elettorale, a sfavore dei partiti maggiori (Pd e Popolo della Libertà). Buono il risultato della coalizione “Società e Ambiente”, che con Luca Brunet candidato sindaco ottiene più dell’8% dei voti, mentre Franco Arcidiacono (Udc) e Carla Bruschi (Peschiera nel cuore) si assestano rispettivamente al 2,30% e al 3,58%.
E ora, l’ultimo round. Antonio Falletta proverà a detronizzare il sindaco uscente, che spera di riacciuffare la vittoria in rimonta, proprio come fece nel 2004 contro Domenico Piromalli. “È evidente che i risultati del primo turno testimoniano che le liste civiche hanno sviato il voto dei cittadini peschieresi - ha dichiarato Falletta. Noi comunque ci giochiamo le nostre carte fino alla fine, proponendo un programma concreto, fatto di miglioramenti alla città, con le esigenze dei cittadini in cima alle nostre priorità. Cercheremo di portare avanti i nostri contenuti, a differenza di Tabacchi che in questi 5 anni non ha saputo mantenere le promesse”.
Tra le priorità della coalizione composta da Popolo della Libertà e Lega Nord, “viabilità e manutenzione delle strade: saranno i primi interventi che realizzeremo se avremo la possibilità di governare”, prosegue Falletta. “In parallelo, organizzeremo una serie di incontri con i cittadini delle varie frazioni, per capire le problematiche e trovare insieme le soluzioni migliori”.
In ultimo, il candidato del centrodestra lancia un appello agli elettori: “Ho scelto di candidarmi a sindaco pur non essendo un politico di lungo corso, perché sono sicuro di dare il mio contributo determinante alla crescita della nostra città. Troppe sono le cose che in questi anni hanno rilegato Peschiera a un ruolo marginale. Per questo, sono convinto che per governare sia necessario riappropriarci della politica, questa parola che sembra sia esclusiva solo di chi vive solo di politica, e non del suo lavoro”.