Doppio incontro a Peschiera Borromeo: la sala Mazzola ha ospitato Alessandra Kustermann e Andrea Di Stefano, candidati alle primarie del Centrosinistra per Regione Lombardia

L’8 dicembre in sala Mazzola a Peschiera Borromeo, Alessandra Kustermann presenta il suo programma per le primarie del Centrosinistra con lo scopo di aver l’investitura ufficiale a candidato Governatore della Regione. Le primarie lombarde del Centrosinistra non hanno certo i toni di quelle nazionali, il confronto dei candidati lascia spazio più ai programmi che ai proclami.

La candidata, che proviene dal vecchio Partito Comunista, è stata il primo primario donna della Clinica Mangiagalli di Milano; specializzata in ostetricia e ginecologia ha da sempre rivendicato il ruolo delle donne come imprescindibile per migliorare la nostra società. Nel 2007 ha aperto due importanti servizi negli ospedali pubblici: il Soccorso Violenza Sessuale e il Soccorso Violenza Domestica, un modello di riferimento per i servizi analoghi. L’incontro pubblico ha riguardato principalmente sul tema della sanità e dei servizi socio-assistenziali, le due voci che insieme valgono l’80% del bilancio della Regione Lombardia. Secondo la Kustermann i due assessorati andrebbero unificati in modo da liberare delle risorse indispensabili a trasformare gli attuali standard attualmente inadatti a rispondere alle esigenze dei lombardi. Diminuire le aziende ospedaliere da 45 a 18, e gli Istituti di ricerca a carattere scientifico da 12 a 4 in modo da centralizzare i costi e risparmiare sul management. Tornare a un modello di sanità pubblica, “formigonizzato” in questi 17 anni. Incalzata da una donna del pubblico presente, che si è definita “femminista”, preoccupata dalle interferenze di Comunione e Liberazione nella sanità lombarda, c’è stato anche spazio per una rivendicazione del diritto delle donne a disporre del proprio corpo in relazione ai problemi di alcuni ospedali relativi alla legge 194 sull’aborto. La Kustermann ha dichiarato che, per limitare l’obiezione di coscienza, alla Mangiagalli per esempio, i medici  vengono incentivati con una serie di benefit, quali qualche turno in più in sala operatoria e altro, affinché esercitino gli aborti in modo regolare. Ma comunque, secondo il primario della Mangiagalli, l’obiezione di coscienza non riguarda solo gli adepti di Comunione e Liberazione ma è trasversale. Qualche ora prima, sempre in sala Mazzola, c’è stato un incontro con Andrea Di Stefano, candidato anche lui a rappresentare il Centrosinistra alle prossime elezioni regionali, direttore della rivista  “Valori”, promossa da Banca Etica, collaboratore di Rainews 24, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, l’Espresso e Radio Popolare. Una cinquantina di persone in rappresentanza di movimenti, partiti e associazioni del territorio, qualche cittadino e due illustri esponenti della politica locale ad introdurre Di Stefano: Massimo Gatti, consigliere provinciale, e Giancarlo Broglia, segretario dei Circoli della Sinistra del Sud Est Milano. Molto articolato l’intervento di oltre due ore del giornalista milanese: ha toccato diverse questioni, alcune strettamente correlate con il nostro territorio. Secondo Di Stefano, bisogna riportare la pubblica amministrazione a legiferare su orari e sull’edificazione di centri commerciali per evitare che il comparto imploda su se stesso. Troppi i centri commerciali e troppo poca la domanda. Sulla tutela dell’ambiente, dopo una stoccata alla lega, rea di aver intrapreso posizioni solo di facciata, ha sottolineato quanto sia importante ridare all’Arpa la Polizia Giudiziaria in modo che vigili sulle questioni importanti come ad esempio Santa Giulia, che a causa di una bonifica non eseguita rischia di inquinare la nostra falda. L’esposizione del programma passa attraverso un nuovo attacco alla Lega: «L’abbandono a se stesso del Sud Est Milanese - ha dichiarato Andrea Di Stefano -, i problemi di mobilità mai risolti insieme alla grande presa in giro della MM3 sono figlie di un atteggiamento da parte della Lega che ha favorito il proliferare di progetti nei centri di Varese, Como, Lecco e Sondrio, enclavi leghiste a discapito delle altre zone della Lombardia». «Bisogna spostare il trasporto merci su ferro - ha continuato il candidato del Centrosinistra - e programmare degli investimenti a medio e lungo termine necessari per la mobilità, che favoriranno anche l'occupazione». Di seguito, Di Stefano ha parlato di sanità e servizi socio-assistenziali, auspicando il ritorno a un modello pubblico virtuoso, interrompendo lo strapotere di CL che “droga” il sistema. Togliere al privato significherà anche avere qualche problema di occupazione, ampiamente marginale però se si pensa al ruolo di un servizio sanitario pubblico rilanciato sia in termini di qualità ma anche di quantità, e gli esuberi dei privati potranno essere assorbiti dal nuovo sistema occupazionale che darà più garanzie ai pazienti ma anche ai lavoratori. Inoltre ha avanzato la proposta di eliminare il voucher socio-assistenziale e investire sulla assistenza domiciliare integrata, che, in fase sperimentale a Bergamo, ha già dato ottimi risultati. Infine, sulla mobilità ha dichiarato che esiste la necessità di mappare quale sia la domanda, perché è arrivato il momento di pensare anche a una mobilità orizzontale, non solo verso il centro di Milano, e la Regione deve farsene carico.
Giulio Carnevale

Di Stefano sul palco (foto di Samuele Ghilardi) 

Di Stefano nella sala Mazzola (foto di Samuele Ghilardi)