Falletta tira le somme di fine mandato: “Non farò campagna elettorale in orario di lavoro”

«Continuerò a fare il sindaco lavorando per la città fino alla fine della legislatura».
«Continuerò a fare il sindaco della Città fino all’ultimo giorno, non trovo corretto fare campagna elettorale a spese dei cittadini. Non farò inaugurazioni propagandistiche e non farò campagna elettorale in orario di lavoro, come invece hanno sempre fatto i miei predecessori». È un messaggio chiaro quello lanciato dal Sindaco Antonio Salvatore Falletta ai suoi cittadini: niente propaganda, ma tanto lavoro per il bene di Peschiera Borromeo.

Sindaco, la sua è una scelta in controtendenza. Non teme di essere penalizzato rispetto ai suoi avversari?
«Sarebbe più semplice girare per le frazioni a promettere miracoli, lo fanno quasi tutti i sindaci a fine mandato e lo fanno i candidati che non hanno idea con quali vincoli di bilancio debba fare i conti un amministratore responsabile. Sono una persona seria, ho sempre lavorato per dare risposte ai cittadini: è un impegno difficile fare il sindaco e, per questo, ho scelto di lavorare con coerenza fino all’ultimo giorno. La campagna elettorale non è una priorità dei cittadini e io sono un manager abituato a gestire i processi in modo serio: la politica delle chiacchiere la lascio ai miei avversari, sono certo che i cittadini sapranno capire la differenza».
Il parco di Bellaria e stato aperto, quello di Linate verrà aperto nei prossimi giorni: a quando il taglio del nastro?
Non ci sarà nessun taglio del nastro, non mi piacciono le inaugurazioni fatte in periodo pre-elettorale. Non sarebbe coerente con il mio stile di mandato. L’intitolazione e l’inaugurazione verrà fatta dopo le elezioni. Con questi ultimi due parchi, abbiamo completato quanto promesso ai cittadini nel programma elettorale di cinque anni fa: un’area cani e un parco in ogni frazione.
Sindaco, siamo ormai a fine mandato: qual è il bilancio di questi anni?
In questi anni Peschiera è cambiata e io ne sono davvero orgoglioso. Abbiamo riportato la nostra Città alla centralità che merita: siamo diventati capofila del Distretto Sanitario e questo ci ha permesso di compiere scelte strategiche sui servizi per i cittadini. Siamo diventati la città capofila del Distretto Commerciale e abbiamo potuto avviare tante iniziative per rilanciare l’economia locale. Il nostro teatro è diventato un punto di riferimento per tutto il territorio: siamo l’unico Comune che in un momento di crisi non ha tagliato sulla cultura e abbiamo investito su stagioni teatrali di qualità con spettacoli gratuiti per i nostri cittadini. Siamo la prima città con le tasse più basse tra i Comuni sopra i 15 mila abitanti in Provincia di Milano e questo risultato lo abbiamo ottenuto con un grande lavoro di taglio sugli sprechi. In Comune abbiamo 9 dipendenti in meno e questo ci consente di risparmiare quasi 500 mila euro l’anno che, tradotto in termini concreti, significa non dover aumentare un punto e mezzo di addizionale Irpef a carico dei cittadini. Il mio predecessore, in campagna elettorale, aveva accordato avanzamenti di carriera a moltissimi dipendenti comunali: certo, forse è il modo migliore per portare a casa voti, ma questa politica strumentale non mi interessa. Preferisco lavorare per il bene della nostra Città.
Cosa significa, nei fatti, meno tasse e più servizi?
Abbiamo congelato l’addizionale Irpef al 4 per mille, in controtendenza rispetto a Milano e molti altri Comuni della zona che sono all’8 per mille. La nostra scelta è stata chiara: niente Imu sulla prima casa, nessun aumento Istat sulle tariffe dei servizi comunali (dalle mense scolastiche ai servizi per le famiglie). Anche per il 2014, sarà il Comune a compensare la differenza per non gravare sulle famiglie. Nessun aumento sulla nuova tariffa sui rifiuti Tares, ma solo risparmio. Peschiera, infatti, è uno dei pochissimi Comuni in Italia in cui la Tares non è schizzata alle stelle: la quota comunale non ha subito aumenti. I cittadini di Peschiera Borromeo hanno risparmiato 450 mila euro grazie ad una raccolta differenziata fatta bene e il recupero dell’evasione realizzato dagli uffici comunali. Asili nido e mense scolastiche sono tra le più economiche della zona. Mamme al lavoro senza problemi, con zero liste di attesa per i nidi. Solo per fare qualche esempio: una famiglia con un reddito Isee tra i 20 e i 25 mila euro paga una retta mensile di 284 euro per il nido e un ticket di 3 euro e 64 centesimi per la refezione scolastica.