Da qualche settimana sulle strade di Peschiera sono in circolo i Radiobus, così Atm ha rinominato gli autobus a chiamata, ma sostanzialmente a oggi nulla è cambiato. In un primo periodo, Agi continuerà infatti a occuparsi delle prenotazioni e a gestire la centrale operativa e la piattaforma tecnologica. Nel tempo, la presenza del vecchio gestore andrà riducendosi per lasciare il posto ad Atm. L’intento dell’azienda milanese è quello di migliorare il servizio attraverso una nuova tecnologia, che garantirà una maggiore efficienza nella gestione delle prenotazioni. Questo non può che fare ben sperare i pendolari, che tutti i giorni si avvalgono dell’autobus a chiamata e che riportano notevoli disagi e insoddisfazione: «Con questo cambio speriamo che il servizio vada a migliorare: troppo corti gli orari per prenotare i mezzi, il sabato e dopo le 18 la centrale non è operativa. Il servizio dovrebbe essere garantito per più ore, andrebbe pubblicizzato meglio: nessuno sa come funziona effettivamente il Chiamabus, gli anziani sono in difficoltà, il numero per le prenotazioni è spesso occupato e qualche operatore si scoccia a rilasciarti le informazioni necessarie» dichiara infastidito A.S., impiegato di 31 anni. A mettere in luce i disagi si associa E.S., infermiera di 45 anni: «Tutti i giorni prendo il Chiamabus per andare a lavorare all’ospedale di San Donato Milanese, un bel servizio non c’è che dire. Speriamo che con il cambio di gestione vengano risolti quei problemi che puntualmente si verificano quando non accolgono le chiamate; il sistema informatico che le gestisce  andrebbe migliorato, a volte non si capisce perché due chiamate allo stesso orario per lo stesso percorso vengano una accettata e l’altra no. Il problema dellle tratte con i mezzi vuoti potrebbe essere risolto facendo utilizzare il servizio anche ai passegeri dell’ultimo minuto con una sorta di prenotazione immediata, invece di lasciarli ad aspettare gli altri mezzi.». A questo punto si può solo migliorare!

Greta Montemaggi