Il Pd perde i pezzi

Galeotte furono le primarie. A pochi giorni dal voto che ha sancito la candidatura a sindaco di Francesco Tabacchi per il Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative, scoppia il caos nel centrosinistra.

Tre assessori che si dimettono (Enrica Colombo, Silvio Chiapella e Wanda Buzzella) e quattro consiglieri comunali (Donatella Lanati, Giuseppe Salvalalio, Franca Barletta e Paola Baratelli) che escono dalle fila della maggioranza, collocandosi nel gruppo misto. E tutti quanti in forza al Pd. Scusate se è poco, verrebbe da dire. Una decisione-shock, che spedisce l’attuale Amministrazione comunale nel possibile baratro di una crisi a quattro mesi dalle elezioni, e che di fatto scatena un terremoto all’interno del Pd. “La scelta scaturisce dai disagi e le difficoltà accumulate nell’ultimo anno”, ha dichiarato in conferenza stampa Enrica Colombo, assessore all’Istruzione e sfidante di Tabacchi alle primarie.

“Il Partito Democratico purtroppo non è nato sotto i migliori auspici. Fin da subito, l’atteggiamento del segretario Francesco Ortugno è stato poco incline al dialogo e al confronto, anche in merito alla forzatura sulla ricandidatura dell’attuale sindaco. La richiesta delle primarie nasceva da un bisogno di chiarezza, oltre che dalla necessità di dare una svolta al futuro di questa città. Nell’ultimo anno la spaccatura nel partito ha influenzato molto il lavoro della maggioranza e il governo cittadino ne ha risentito in modo negativo”.
Il fronte del Pd che ha appoggiato alle primarie Enrica Colombo si è dimostrato compatto anche in questo cambio di direzione. Silvio Chiapella, ormai ex assessore all’Urbanistica, ha avuto parole dure: “La situazione nasce innanzitutto da un’idea diversa della città che immaginiamo per il futuro. L’attuale gestione amministrativa è stata carente e anche se non rinneghiamo nulla del lavoro svolto, è evidente che un cambio di marcia fosse necessario. A livello politico il Partito Democratico non è riuscito a introdurre principi fondamentali quali l’unità e il confronto alla pari, e di questo il responsabile principale è il indubbiamente il segretario”.
Ma la frattura che rischia di far chiudere anzitempo i battenti all’attuale maggioranza di governo (oggi come oggi il sindaco Tabacchi governa soltanto con l’appoggio di 5 consiglieri) – apre scenari che fino a poche settimane fa apparivano inaspettati. Enrica Colombo sarà difatti capofila di Base Democratica, un’associazione civica che si presenterà alle elezioni amministrative “per portare avanti l’impegno per la cittadinanza e ricostruire una solida e credibile coalizione di centrosinistra”. La lista vedrà ovviamente schierato l’intero nucleo del Pd uscito dalla maggioranza e verrà presentata ufficialmente nei prossimi giorni con un incontro pubblico. Scontato anche l’appoggio del gruppo che ha corso insieme ad Enrica Colombo alle primarie, raccogliendo 531 voti.
“Non abbandoniamo assolutamente il campo”, ha precisato Wanda Buzzella. “Anzi ci teniamo a essere propositivi e comunicativi coi nostri cittadini. Cosa che purtroppo non è stata possibile all’interno del Pd”.
Da parte del coordinamento di partito, la vicenda è commentata dal segretario Francesco Ortugno: “Resto allibito e rammaricato per questa scelta che di fatto ci separa dopo anni di lavoro comune. Credo che sia una decisione che scontenterà innanzitutto il popolo del Pd, che vuole l’unità prima di ogni altra cosa. Sono anche convinto che chiedere e ottenere le primarie per poi andarsene alla luce della sconfitta non sia un atteggiamento responsabile e trasparente ma decisamente strumentale. Durante tutti questi mesi le possibilità di confronto ci sono state eccome, la realtà è che ci troviamo di fronte alla politica dell’opportunismo. Comunque il progetto del Pd non si ferma qui. Andremo avanti nel nostro percorso, cercando di costruire una coalizione ampia e condivisa”.
Anche se l’avventura del centrosinistra nel futuro di Peschiera appare un percorso a ostacoli sempre più impegnativo.

Davide Zanardi