Il sindaco Falletta affronta con i genitori la questione del campo da calcio a San Bovio

Incontro a porte chiuse, così ha voluto il sindaco di Peschiera Borromeo, Antonio Falletta, con i genitori dei ragazzi che giocano a calcio nello Sporting L&B a San Bovio. La notizia del blitz della Polizia locale – avvenuto durante una partita – per bloccare l’attività abusiva del bar, struttura all’interno del campo sportivo utilizzata dalla società calcistica senza alcuna autorizzazione e licenza, ha fatto scoppiare tutta una serie di questioni che vanno ben oltre il sequestro del bar.

Qual è, in effetti, la reale preoccupazione di questi genitori? «Non certo la questione della chiusura del bar. Una soluzione alternativa si trova sicuramente – ci raccontano coralmente – forse si dedicherà al ristoro uno spazio all’interno del locale segreteria. Nessuno di noi, però, ha apprezzato la scelta del momento in cui gli agenti di Polizia sono intervenuti. Sembrava fatto di proposito – continuano – durante una partita di sabato pomeriggio con una grossa affluenza di pubblico. Comprendiamo che la Polizia dovesse intervenire per sorprenderli in flagranza di reato, ma c’erano anche altre occasioni, meno plateali, durante la settimana, per esempio. Nessuno contesta il fatto, ma non dimentichiamoci che si parla di persone che da anni, in modo volontario, si adoperano per mantenere vivo tra i ragazzi il gioco del calcio e non di delinquenti come, forse, potrebbe sembrare da alcuni articoli pubblicati e dai volantini inseriti nelle caselle postali».
Insomma la chiusura del bar è stato un fatto spiacevole, ma il timore dei genitori è un altro. Che cosa succederà – si chiedono preoccupati – in futuro ai ragazzi che vogliono praticare il calcio a San Bovio? Ci sarà ancora una scuola calcio a San Bovio?
«Nel bando, pubblicato ai primi di febbraio, questo punto in particolare è poco chiaro. La risposta, ovviamente, non può esserci adesso. Certo è che i tempi sono molto stretti, al limite, oserei dire – interviene Mauro Morabito, papà di due ragazzi che da anni giocano a calcio a San Bovio –. I giochi si fanno a giugno-luglio, momento in cui le società sportive devono iscrivere in federazione le squadre al campionato. Arriverà in tempo questo “cavaliere bianco” con i requisiti necessari?».
Le buste si apriranno a metà aprile e, si sa, non sempre ci si ferma al primo esito. Soddisfatto dell’incontro l’assessore allo Sport e Tempo Libero Stefano Tognolo che, raggiunto telefonicamente, ci conforta dicendo: «La riunione è stata molto utile e, a mio avviso, necessaria soprattutto per dare corretta informazione e risposte sul bando che assegnerà a un unico gestore la struttura del Borsellino e il campo di San Bovio. Il documento – visibile sul sito – è molto articolato ed evidenzia i requisiti necessari per partecipare alla gara; sarà un grosso investimento per il gestore che si dovrà far carico anche di mettere a norma la struttura. Per noi rappresenta l’unica soluzione per mettere la parola fine a quindici anni di passate gestioni fatte di incertezze e criticità. Sia chiara una cosa, resterà un bene pubblico e come tale dovrà essere gestito». Per il momento un secondo incontro, dopo l’apertura delle buste, è stato già fissato, forse il 22 aprile; in quell’occasione ci potrebbero essere già delle novità.
Cristiana Pisani