«Andrea, il tuo amore per gli altri sgorgherà per sempre da questo pozzo»

Il 16 luglio la signora Elisabetta è partita per l’Etiopia accompagnata dalla sorella, dal sindaco Antonio Falletta, presente a titolo personale, e dall’atleta Raffaele Brattoli, il quale ha contribuito attivamente alla raccolta di fondi, grazie al suo impegno sportivo. Un viaggio importante che porta con sé il ricordo di una vita spezzata, ma che vuole al contempo celebrare la vita: «Il nostro viaggio e l’apertura di questi due pozzi vogliono celebrare la vita perché l’acqua è vita. È stato molto impegnativo e ricco di emozioni – spiega Elisabetta –. Finalmente è stato realizzato un progetto importante, che permetterà agli abitanti di questi poveri villaggi di poter bere acqua pulita e pura per almeno dieci anni. Allo stesso tempo, ho dovuto affrontare la mia sofferenza: vedere la foto di mio figlio vicino al pozzo è stata per me una reale presa di coscienza della sua assenza». Con molta commozione la signora Elisabetta ci racconta le tappe del viaggio, descrivendo l’estrema povertà delle popolazioni locali: «L’Etiopia è un paese estremamente povero, dove la gente fatica a sopravvivere e i bambini ti muoiono sotto gli occhi. Per loro un pozzo rappresenta una fonte di vita e riesce a garantire acqua a un intero villaggio. 17 BIMBIQuello che colpisce è che, nonostante il dolore e la sofferenza, la gente è sorridente e gode di quello che ha». La signora Elisabetta spiega che, durante il viaggio, è stato inaugurato un secondo pozzo a Ilea, dedicato alle vittime della strada e ai loro familiari: «Era un desiderio di Andrea costruire dei pozzi nei Paesi poveri del mondo e, grazie al contributo che abbiamo donato al Vis (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e alle Opere Salesiane di Don Bosco, questo desiderio ora è realtà. In cinque mesi sono stati raccolti circa 30.000 euro e abbiamo potuto raggiungere l’obiettivo grazie all’impegno di Raffaele Brattoli». L’atleta Brattoli, di Peschiera Borromeo, grazie alla sua attività sportiva, ha avuto modo di conoscere la drammatica realtà dei Paesi africani, dove l’acqua potabile è un privilegio di pochi, e ha deciso di contribuire in prima persona alla raccolta di fondi: «Ho attraversato tutti i deserti del mondo durante le mie gare e ho conosciuto direttamente il problema della sete e della mancanza d’acqua. Mi è capitato spesso di donare la mia borraccia ai bambini che incontravo durante le corse e ora, grazie all’iniziativa Un pozzo per Andrea, posso contribuire a risolvere questo problema e a far sì che muoiano meno bambini a causa della disidratazione e della malnutrizione» spiega Raffaele. In Etiopia oggi muoiono sette bambini su dieci a causa delle infezioni provocate dalla mancanza di acqua potabile: l’acqua rappresenta la vita, ma ai bambini africani viene negata. La motivazione che ha avvicinato Elisabetta e Raffaele è la profonda convinzione che l’acqua è un diritto per tutti e che costruire dei pozzi significa garantire la vita in un Paese molto spesso dimenticato, dove bambini e famiglie vengono lasciati quotidianamente morire. Elisabetta conclude: «La vita continua dopo la morte. La morte di Andrea e il suo ricordo hanno contribuito a portare la vita: il pozzo rappresenta concretamente una fonte di vita dopo la morte, quella di mio figlio».

Greta Montemaggi

Per contribuire al progetto
"Un pozzo per Andrea"
Coordinate Bancarie
VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
Banca Popolare Etica
IBAN IT70 F05018 03200 000000 520000
Coordinate Postali VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
ccp 88182001
Causale: un pozzo per Andrea