Giovedì 24 novembre ha ufficialmente aperto al pubblico il nuovo centro commerciale Galleria Borromea. La struttura, che sorge a Peschiera Borromeo in via della Liberazione, si propone di attrarre un pubblico potenziale di oltre 455.000 residenti in un raggio di percorrenza di 30 minuti, provenienti sia da Milano che dai Comuni limitrofi. La realizzazione del centro ha necessitato l’investimento di circa 90 milioni di euro, 20 mesi di lavoro e l’impiego di 350 operai che hanno realizzato, oltre alla struttura principale, anche i necessari accessi stradali. Attualmente, la criticità maggiore riguarda proprio il totale completamento degli svincoli viabilistici, dovuto principalmente a problematiche di natura amministrativa. È stato tuttavia annunciato che, entro la prossima Pasqua, tutti gli accessi dovrebbero essere pienamente operativi. Il principale biglietto da visita della Galleria Borromea è senz’altro rappresentato dalle imponenti dimensioni: l’edificio, infatti, conta una superficie calpestabile complessiva di oltre 38.600 mq suddivisi su tre piani, due dei quali dedicati totalmente alle attività di vendita, e circa 1.800 posti auto di cui 700 al coperto. La struttura commerciale del centro è composta da 97 esercizi, che comprendono brand famosi in Italia e nel mondo, a cui si affiancano un supermercato Ipercoop di oltre 9.000 mq, pari a circa il 30% della superficie totale dello shopping center, e 10 punti di ristorazione. Non mancano poi diversi servizi rivolti alla collettività: tra questi, oltre la nuova Farmacia comunale di Peschiera Borromeo, va segnalata la probabile futura presenza di un funzionario dell’Ente locale, che sarà a disposizione della clientela per il disbrigo di pratiche burocratiche di varia natura. Il dato occupazionale rappresenta indubbiamente uno degli aspetti più positivi: Galleria Borromea, infatti, fornisce un impiego a circa 700 persone, 1/3 dei quali sono residenti della cittadina peschierese, privilegiando essenzialmente le fasce giovanili e femminili. Nella progettazione del centro, inoltre, si è puntato all’adozione di tecnologie che garantissero la riduzione delle emissioni inquinanti e il maggior risparmio energetico possibile. Solo per fare qualche esempio, il Sistema Centralizzato di Controllo e Regolazione (Bms), impiegato per gestire l’accensione e lo spegnimento degli impianti elettrici e meccanici, permette un abbattimento fino al 18% dei consumi di energia elettrica e gas metano. Per l’ottimizzazione e il risparmio dell’illuminazione, invece, l’impiego di tecnologia Led consentirà di conservare 100.000 kwh annui mentre, per quanto concerne il sistema di riscaldamento e refrigerazione, anziché l’installazione di caldaie a gas si è optato per un impianto geotermico a pompa di calore. Questo, oltre che abbattere sensibilmente il dispendio di energia, permetterà una riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera di circa 1000 tonnellate all’anno, obiettivo a cui concorreranno anche pannelli fotovoltaici estesi per 3.700 mq e capaci di produrre 237.592,8 kWh annui.          

Alessandro Garlaschi