Peschiera, affaire Bellaria, FDI-AN: «Ora questi acquirenti vanno risarciti, qualcuno dovrà chiedere scusa»

Carchia polemizza con il Sindaco: «Dopo la sua militanza nella Giunta Pd, era conveniente non prendere nessuna posizione prima della sentenza»

La protesta di Fratelli d'Italia e Lega Nord fuori dal Municipio la sera del Consiglio Comunale del 26 febbraio 2015

La protesta di Fratelli d'Italia e Lega Nord fuori dal Municipio la sera del Consiglio Comunale del 26 febbraio 2015

Prima di cantare “vittoria” , ci vuole un piano straordinario per non lasciare soli i residenti

La sezione locale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale ha diffuso una nota stampa nella quale si esprime soddisfazione per l’epilogo dell’affaire Bellaria:  «Il Consiglio di Stato – recita il comunicato - ha confermato quanto abbiamo sempre sostenuto, era impensabile realizzare un insediamento del genere con quelle modalità in quell’area stretta fra la Paullese e l’azienda Mapei. Ed era altrettanto assurdo pensare di costruire una scuola materna e un parco a ridosso di una azienda a rischio di incidente rilevante. Una brutta storia di speculazioni edilizie, di plus valenze acclarate nella trasformazioni dei terreni da agricoli a residenziale, per 42 milioni di euro, spariti poi in fantomatici fondi olandesi».

La disamina del gruppo locale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, poi  assume un tono più perentorio analizzando le responsabilità politiche: «Una cosa è certa –commenta il segretario cittadino Gerardo Carchia - negli anni di amministrazione di centro sinistra la politica è andata a braccetto con alcune famiglie di costruttori, è capitato anche che a realizzare le aree urbanizzate fossero spesso Cooperative i cui Presidenti o i parenti stretti  erano Consiglieri  Comunali della maggioranza che approvava gli stessi piani edilizi. L’arroganza di alcune famiglie di Costruttori non aveva limiti, durante le campagne elettorali, hanno sempre sostenuto palesemente i candidati del Partito Democratico, noi non abbiamo mai smesso di denunciarlo a gran voce. Abbiamo invocato l’intervento della magistratura, per spezzare questo sodalizio, che ha archiviato le indagini nel 2014, solo per prescrizione facendo nomi e cognomi degli indagati. Ma le responsabilità politiche di una stagione buia, rimangono, e a ricordarcelo – sottolinea Carchia -ogni giorno ci saranno i palazzoni che affacciano sulla Paullese».
FDI-AN pur non  avendone fatto parte direttamente, rivendica l’azione dell’amministrazione di centrodestra durante il mandato di Falletta: «L’amministrazione di centrodestra invece – si legge nella nota stampa -, garantì un buon governo, e anche la massima corte amministrativa lo ha confermato, ha garantito la salute, l’ambiente e la sicurezza cancellando oltre il secondo lotto non ancora edificato, anche l’edificazione pericolosa della scuola materna e del parco pubblico previsti».
I contenuti della comunicazione poi spostano il focus sui residenti di quel quartiere: «Fin dal primo momento – ribadisce Gerardo Carchia - la nostra preoccupazione principale è stata quella di tutelare le famiglie che comprarono quelle unità immobiliari, alle quali era stata promessa una residenza da sogno e invece sono state costrette a vivere un incubo. Man mano che le risultanze dei vari Enti confermavano le criticità di quel Piano Integrato di Intervento, gli appartamenti acquistati perdevano di valore. Un incubo durato quasi 10 anni. Famiglie che avevano investito i risparmi di una vita si sono anche trovate a vivere con l’angoscia di abitare in un’area insalubre per l’inquinamento acustico e per i pericoli derivanti dalla vicinanza della Mapei, che per fortuna è un’ azienda che utilizza altissimi standard di  sicurezza. Ora questi acquirenti vanno risarciti, qualcuno dovrà chiedere scusa, e se ci sono responsabilità di qualche tecnico che non ha fatto il proprio dovere, vanno perseguite. Se ci sono mitigazioni da eseguire vanno fatte. C’è una convenzione da ridiscutere, ci sono degli oneri urbanistici da incassare. Ma purtroppo non è l’unico problema da risolvere in quell’area. Troppo comodo caro Sindaco scrivere “abbiamo vinto”. Sulla frazione di  Bellaria pende ancora la “Spada di Damocle” del centro di accoglienza per 300 migranti progettato dalla Prefettura, c’è un problema di criminalità diffusa con furti nelle auto e negli appartamenti, ci sono scippi e truffe nella zona commerciale, ci sono problemi per la mancanza di illuminazione e per la viabilità pedonale pericolosa. Prima di cantare “vittoria” , ci vuole un piano straordinario per non lasciare soli i residenti». Comprendiamo che sul P.I.I. di Bellaria dopo la sua militanza nella Giunta Pd, era conveniente non prendere nessuna posizione, ma questa volta Sindaco, spieghi bene ai cittadini quali siano le sue soluzioni per questa bistrattata frazione, Bellaria – conclude polemizzando il comunicato di FDI-AN - non può più aspettare».