Peschiera: canone aumentato per gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio
Di Marco (M5S): «La Regione ha avallato i rincari decisi per gli alloggi in zona Linate. Cittadini beffati, ho già scritto all’assessore regionale»
17 aprile 2019
«Sono ben 46 le famiglie, spesso a basso reddito, che a Peschiera Borromeo, zona Linate, subiranno i rincari dei canoni decisi dal Pio Albergo Trivulzio al rinnovo dei contratti». A spiegarlo è il consigliere pentastellato Nicola Di Marco che, per affrontare questo caso, aveva depositato un’interrogazione a cui l’Assessore per le politiche sociali ed abitative ha risposto in questi giorni.
«Nonostante l’Ente sia controllato direttamente da Regione – precisa Di Marco -, che avrebbe quindi tutti gli strumenti per intervenire, l’Assessore nella sua risposta sostanzialmente avalla la posizione di Pio Albergo Trivulzio, e sostiene che il rincaro dei canoni è giustificato dall’esigenza, cito testualmente, di aumentare la redditività dell’Azienda. E non è tutto. I precedenti contratti a canone concordato al momento del rinnovo diventeranno a canone libero, cioè a prezzi di mercato, per tutti coloro con reddito ISEE superiore a 25.000, soglia davvero troppo bassa che chiedevo di alzare. Basti pensare che ad esempio la soglia per avere un alloggio in edilizia residenziale pubblica è oggi in Lombardia di 35.000. In pratica molte di queste famiglie hanno redditi così bassi da poter richiedere un alloggio popolare, ma che Pio Albergo Trivulzio e Regione giudicano abbastanza alti da potersi permettere un canone da mercato libero!».
Nei casi di passaggio al canone libero, aggiunge poi il consigliere a 5 Stelle, Pio Albergo Trivulzio accolla ad onere dell’inquilino anche le spese straordinarie di rifacimento e manutenzione degli interni. «Eppure il Pio Albergo Trivulzio è un Ente benefico – prosegue Di Marco - che da Statuto opera nei campi dell’assistenza sociale e dell’assistenza socio-sanitaria, e il controllo esercitato sull’Ente da Regione dovrebbe appunto garantire il perseguimento delle finalità sociali dell’Azienda, non il fare cassa su famiglie spesso a basso reddito quali gli inquilini di cui stiamo parlando».
Nella sua risposta infine l’Assessore dichiara che l’Azienda, anche a fronte dell’aumento dei canoni, si è impegnata in un piano quinquennale di miglioramento degli stabili. «Come M5S – conclude - monitoreremo l’effettiva realizzazione di questi lavori che sono urgenti, dato che le facciate e le parti comuni di questi stabili sono spesso degradate».
Redazione Web
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17 aprile 2019