Peschiera: Estate da dimenticare, incidente mortale e traffico in tilt

Sotto accusa il lavori di riqualificazione di Via Di Vittorio

Questa estate sarà ricordata come l’estate maledetta per il cantiere di via Di Vittorio: code, rallentamenti, traffico, difficoltà per i mezzi pesanti di accedere nei cortili delle aziende e infine un incidente mortale all’altezza del numero 18. Nel cuore della cittadella industriale, la principale arteria di comunicazione è oggetto di un nuovo progetto di riqualificazione iniziato in primavera. Il progetto prevede una nuova assetto viabilistico, uno spartitraffico, una nuova illuminazione e infine la costruzione di parcheggi e nuovi arredi urbani. Ma pare proprio che il progetto non abbia tenuto conto di numerose problematiche. Abbiamo raccolto le numerose lamentele di chi in questa zona ci vive per lavoro tutta la settimana:
- La creazione dello spartitraffico e il restringimento della sede stradale, impedisce ai bilici di poter entrare agevolmente nei cortili delle aziende, addirittura in certi punti bisogna interrompere il traffico per agevolarne l’entrata.
- La creazione dei due passaggi pedonali rialzati, che operano anche da dissuasori della velocità, in prossimità dell’inizio della via, svolgono la loro utilità solo per la presenza delle fermate dei bus, mentre come dissuasori della velocità essendo all’inizio della via non servono proprio a nulla. Inoltre durante la costruzione, il senso unico alternato per il blocco di metà della carreggiata ha paralizzato tutta la zona. Nelle ore di punta i veicoli in fila facevano un unico serpentone dalla Paullese alla Rivoltana.
- In questi mesi la Polizia Locale invece di provvedere a presidiare le rotonde e gli incroci di via Di Vittorio durante le ore di punta per agevolare, incanalare e smaltire il traffico in eccesso, faceva sempre in quelle ore, posti di blocco e controlli ai mezzi pesanti in  via F.lli Bandiera e in via Tobagi .
-La scarsa segnaletica e la mancanza di controlli al traffico hanno contribuito all’incidente mortale in cui ha perso la vita il 4 di Agosto la 51enne Fiorenza Ruberti.
- Nessuna comunicazione è stata data alle aziende della cittadella industriale, sull’inizio dei lavori e le modalità di avanzamento, impedendo di fatto una programmazione alle ditte operanti nella zona. Ore di fila costate care a tutto il settore. Basti pensare che nel mese di Luglio, parecchi sono stati i trasportatori che diretti nelle logistiche peschieresi, a causa di attese di ore in coda non riuscivano a consegnare le merci prima della chiusura delle aziende destinatarie e hanno dovuto bivaccare fino al mattino in attesa della riaperture delle stesse.
Questi sono stati i principali argomenti venuti alla luce durante il nostro tour nelle aziende della zona. La strada essendo stata dichiarata cantiere, è passata sotto la responsabilità della ditta appaltatrice dei lavori, la domada sorge spontanea: C’è la garanzia che tutte le norme di sicurezza siano state attuate correttamente? Parrebbe di si il Vice-Comandante della Polizia Locale ha dichiarato che i controlli sono sempre stati fatti correttamente. Da un lato gli utenti e dall’altro le ragioni delle istituzioni. Alla luce di tutto questo l’unico elemento certo è che qualcosa nell’iter dei lavori pubblici va rivisto, bisogna ripensare alle esigenze di tutte le parti in causa, cercando almeno di migliorare l’aspetto comunicativo, magari spiegando alle aziende a che tipo di problematiche sarebbero andate  incontro durante lo svolgimento dei lavori, individuando dei percorsi alternativi e delle date per i lavori, consone a tutti. Basti pensare che nel mese di Agosto il cantiere e stato pressoché fermo: aver programmato i lavori in questi giorni avrebbe diminuito i disagi in tutta l’area.

Muore all’ospedale la donna investita sulle striscie pedonali

Spostato il passaggio pedonale

Peschiera, Martedì 4 Agosto , il cantiere di via di Vittorio letale per Fiorenza Ruberti, 51 anni di San Giuliano Milanese. La signora che lavorava da più di 20 anni in una ditta di Peschiera Borromeo, usciva dal ristorante Bistrò, dopo la pausa pranzo quando un 43enne di Carugate a bordo di una Peugeot l’ha investita in pieno mentre attraversava sulle strisce pedonali. Le condizioni di salute di Fiorenza appaiono subito disperate quando, poco dopo, sul posto arrivano i volontari del 118. Morirà al San Raffaele dopo aver lottato 15 ore contro la morte in seguito alle gravi lesioni alla testa riportate dopo aver sfondato il parabrezza dell’auto. Nessun segno di frenata sull’asfalto. “ Uno schianto terribile – ha dichiarato una cameriera del Bistrò – non posso crederci, veniva sempre tutti i giorni e ora non c’è più”. “La conoscevo da un anno e stavamo tutti i giorni assieme, lei in ufficio ed io in magazzino, era come una madre per me! – commenta un collega della scomparsa - Parlavamo del più e del meno, scherzavamo su tante cose! Quante volte abbiamo fatto quella strada insieme per andare a prendere un caffè e non c’è stata mai una volta che gli automobilisti andassero piano! Abbiamo perso un donna fantastica e piena di vita! - conclude - Non ti dimenticherò mai , sarai sempre nel mio cuore!” Il guidatore è stato denunciato per omicidio colposo, i famigliari della signora Ruberti hanno acconsentito alla donazione degli organi; gli inquirenti ora stanno accertando se la tragedia sia pura fatalità o ci sia qualche responsabilità. Sono giunte in redazione parecchie Email di persone che lavorano in via Di Vittorio, le quali ci segnalano che dopo questo tragico incidente, le strisce pedonali bianche sono state cancellate e sono riapparse gialle a 50 metri più avanti. Abbiamo fatto qualche indagine:  lo spostamento è solo una coincidenza, era già in programma.  Le indagini avviate in seguito al decesso della Signora Ruberti, condotte dalla Polizia Locale di Peschiera Borromeo  e  consegnate alla Procura della Repubblica,  confermano senza ombra di dubbio che l’investimento è avvenuto sul passaggio pedonale.