Peschiera: il Piano Integrato di Intervento di San Bovio del 2009 dichiarato illegittimo dal Consiglio di Stato

Un vizio di forma ha reso illegittimo il procedimento. Falletta (FI): «E’ stato creato un danno ai cittadini, vicenda vergognosa»

Pii San Bovio

Pii San Bovio

Il Piano integrato di intervento (Pii) di San Bovio, meglio conosciuto come comparto Microsoft (per il fatto che il colosso dell’informatica ne ha affittato le strutture), è illegittimo a causa di un vizio di forma. A stabilirlo è una recente sentenza emessa dal Consiglio di Stato, che si è pronunciato a seguito del ricorso presentato dall’immobiliare Verdenuovo, che contestava gli espropri di alcuni terreni di sua proprietà. Il progetto originario del Pii, infatti, prevedeva la realizzazione di una strada di collegamento tra la sede di Microsoft e l’Idroscalo, pensata per servire i dipendenti del futuro polo di San Bovio. Per la realizzazione di tale variante sarebbe stato necessario espropriare alcune aree agricole di pertinenza dell’immobiliare Verdenuovo che, tra l’altro, risultavano essere all’interno del Parco Sud. Per procedere all’esproprio, il 5 giugno del 2009, quando la Giunta guidata da Francesco Tabacchi era da poco caduta, era stata emessa la delibera commissariale n.70, all’interno della quale il Consiglio di Stato ha individuato il vizio di forma che ha invalidato l’intero procedimento. «il Pii in questione – si legge nelle motivazioni della sentenza - e la contestuale variante al piano regolatore generale del comune è intervenuta prima dello scadere del termine tassativo di 20 giorni dall’invio al proprietario del preavviso». Fatto, questo, che non ha quindi lasciato all’immobiliare Verdenuovo il tempo che gli spettava per presentare le sue osservazioni e le sue rimostranze al progetto. A distanza di 5 anni, quindi, la recente sentenza ha rinfocolato una polemica mai sopita tra i banchi del Consiglio comunale peschierese, sebbene poi il progetto originario sia stato modificato e la viabilità di servizio e i contestuali espropri non siano mai stati realizzati. «Questo è un altro progetto urbanistico voluto dall’amministrazione Pd annullato dagli enti superiori – ha commentato Antonio Falletta, ex sindaco e capogruppo di FI in Consiglio comunale - . L’anno scorso il Tar ha considerato illegittimo il Pii di Bellaria, oggi il Consiglio di Stato appone il timbro dell’illegittimità anche sul Pii di San Bovio». «Peschiera ha sacrificato un angolo pregiato del Parco Sud - ha concluso Falletta - per realizzare delle costruzioni illegittime. Qualcuno deve pagare, i cittadini hanno diritto al risarcimento».
Redazione Web  
Pii San Bovio

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