Peschiera, lavori socialmente utili: «Per i profughi si, per i residenti no»

Condannato a scontare 50 ore di lavori socialmente utili, non può farlo a Peschiera Borromeo perché il Comune non ha attivato la convenzione con il Tribunale

Natale Mario Cella

Natale Mario Cella

La convenzione col Tribunale si può attivare in qualsiasi momento

«Quando ho letto la notizia – dichiara Natale Mario Cella - che nove profughi della Cooperativa Integra Onlus,  lavoreranno in convenzione per il Comune di Peschiera Borromeo, due ore al giorno per 4 giorni a settimana per svolgere lavori socialmente utili e a me i servizi sociali hanno risposto che non avrei potuto scontare la mia condanna, nella mia città, mi sono chiesto come è possibile che il mio comune non abbia per i suoi cittadini la stessa sensibilità che ha per i richiedenti asilo».
Natale Cella, residente a Peschiera Borromeo, deve scontare una condanna di 50 ore di lavori socialmente utili ma il Comune di Peschiera Borromeo non ha mai attivato la convenzione con il Tribunale di Milano tramite l’UEPE  - Ufficio Esecuzione Penale Esterna.  Per scontare la sua pena si è dovuto rivolgere al Comune di Mediglia e al Comune di Tribiano, che hanno attivato le convenzioni fin dal 2014. Per i reati previsti dal Codice della Strada, è previsto che la pena detentiva e pecuniaria possa essere sostituita con lavori di pubblica utilità presso Enti locali o associazioni che hanno sottoscritto una convenzione con il Tribunale di Milano. I lavori di pubblica utilità possono consistere nella prestazione di opera materiale o intellettuale, quali, ad esempio, i servizi di manutenzione del verde, o di assistenza alla persona, o di collaborazione alle attività degli enti. Il cittadino peschierese, si è accordato  con il comune di Tribiano poiché il comune di Mediglia aveva già raggiunto il tetto massimo di possibili collaborazioni . Dovrà lavorare due ore al giorno secondo le indicazioni degli uffici preposti. Per Natale Cella incastrare le ore del proprio lavoro, le ore previste dalla condanna, spostarsi con i mezzi pubblici alle ore più disparate non è semplice. Un disagio che se il Comune di Peschiera avesse risposto al bando del 2012 indetto dal Tribunale di Milano per la diffusione di un Istituto giuridico giudicato da tutti educativo e riabilitativo tanto da essere raccomandato dal legislatore come pratica virtuosa, avrebbe potuto risparmiarsi. A portare alla luce la vicenda è Gerardo Carchia segretario cittadino di Fratelli d’Italia –Alleanza Nazionale  che dichiara: «Questo è un tipico esempio di come i nostri cittadini subiscano un trattamento differente da quello che viene riservati ai migranti. A Tribiano e Mediglia la convenzione è attiva già da due anni.  All’Assessore ai Servizi Sociali Antonella Parisotto chiediamo un segnale di attenzione anche per i cittadini di Peschiera Borromeo e non solo per i richiedenti asilo.  La convenzione col Tribunale di Milano si può attivare in qualsiasi momento. Agli uffici comunali  chiediamo un po’ di attenzione in più.  Ad un rapido sguardo degli Enti convenzionati, abbiamo trovato un soggetto che gestisce numerosi servizi per il Comune di Peschiera Borromeo la Cooperativa Eureka, e un altro soggetto pubblico al quale il Comune di Peschiera Borromeo appalta lo sportello lavoro e altri servizi, l’Afol. Prima di liquidare il Cittadino di Peschiera Borromeo in difficoltà, andava fatto un tentativo con questi Enti che operano sul nostro territorio comunale, per permettere al sig. Cella, di scontare la sua pena – conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni - nel Comune di residenza».