Peschiera: va in fumo il colpo ai danni di Computer Gross

Una banda di ignoti ha tentato di introdursi nel punto vendita di via Grandi perforando il muro di un capannone adiacente. L’entrata in funzione dell’allarme li ha però costretti a fuggire

Il tentato blitz è stato ripreso dalle telecamere

Cercano di penetrare nel capannone di Computer Gross per fare incetta di pc e tablet, ma sono costretti a fuggire a gambe levate a causa del sistema d’allarme a vibrazione. È fallito così il colpo ordito da una banda di sconosciuti ai danni dello store di via Grandi a Peschiera, specializzato nella vendita di apparecchiature tecnologiche, che circa due mesi fa era già stato preso di mira e ripulito. Questa volta, però, i malintenzionati hanno dovuto tagliare la corda a mani vuote. Il blitz è scattato nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 marzo, quando i ladri si sono introdotti all’interno di un capannone edile dopo averne forzato la porta d’ingresso. Qui si sono impossessati di alcune mazze, per mezzo delle quali si sono ricavati un passaggio nel muro di confine con un secondo fabbricato vuoto. Una volta dentro quest’ultimo, hanno tentato la medesima operazione per penetrare all’interno di un terzo capannone, quello cioè che ospita Computer Gross. Quando però hanno iniziato a vibrare i colpi di mazza per smuovere i mattoni, è entrato in funzione il sistema d’allarme a vibrazione che i responsabili del punto vendita avevano fatto installare subito dopo la razzia andata a segno un paio di mesi orsono. Una volta all’interno i malviventi hanno distrutto una delle sirene, ma non sono riusciti ad individuare la seconda, che ha proseguito imperterrita a suonare. A quel punto, poiché era trascorso troppo tempo dall’attivazione dell’impianto antifurto, la banda ha pensato non fosse il caso di rischiare ed ha preferito fare marcia indietro. La decisione si è rivelata provvidenziale per i componenti poiché, pochi minuti dopo, in via Grandi sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della stazione di Peschiera. Le immagini del sistema di videosorveglianza subito acquisite dalle forze dell’ordine hanno immortalato tre sagome all’interno del capannone, ma non è escluso che all’esterno fossero in attesa altri complici.
Redazione Web