Si sente male e scopre che nel pollo mangiato c’erano i bacherozzi

Nel pomeriggio di sabato 5 giugno, G.C., affabile signora dalle garbate maniere, ha mangiato uno dei polli allo spiedo, cucinato dal reparto gastronomico di un importante centro commerciale, che il marito aveva acquistato, nella mattinata della stessa giornata. Nemmeno qualche ora dopo la signora aveva cominciato ad avvertire alcuni malori (crampi allo stomaco, dolori addominali e nausea) senza, tuttavia, capirne l’origine. Ma con l’arrivo a casa del figlio, intorno alle 18.30, e lo scartamento complessivo della pietanza, si è subito compreso le cause determinati del malessere della signora: il pollo era disseminato di bacherozzi. Così, la signora si è prima diretta al punto vendita, per chiedere spiegazioni, e successivamente si è recata al pronto soccorso per sottoporsi alle cure dei medici, visto che la sua condizione si era vistosamente aggravata, presentando sintomi di vomito e dissenteria. Dopo sei ore di calvario, la signora è stata dimessa con una diagnosi da forte intossicazione alimentare. «Potevo rischiare molto peggio – dichiara G.C., al momento ancora sotto antibiotici –. Una cosa è certa: ‘non mangerò più pollo’». Nel frattempo la signora peschierese ha portato l’alimento avariato all’Asl, per farlo analizzare, ipotizzando l’intenzione di intentare una causa nei confronti dei responsabili dell’increscioso episodio.

Maurizio Zanoni