Suggestivi scatti della Valle Imagna a Peschiera

Un fotografo della Valle Imagna che ha immortalato la vita semplice della sua gente. Tra i suoi scatti quello del cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, poco prima che diventasse Papa Giovanni XXIII.

Scatti poetici dalla Valle Imagna. La mostra itinerante dedicata al poeta dell’immagine Dante Frosio è approdata sabato 5 maggio, al n. 88 di via 25 Aprile, sulle rive del lago Borromeo. Per la prima volta aperto al pubblico. Un viaggio nel cuore della Valle Imagna che si snoda lungo settantaquattro fotografie esposte in cerchio attorno a uno scenografico salice piangente. Sono passati tanti anni da quando le strade del presidente dell’associazione Lago Borromeo, Gianfranco Polli, e quelle della famiglia Frosio si sono incrociate. Ma l’energia è la stessa di allora. Di quando hanno iniziato a collaborare perché fosse promossa e divulgata l’arte di “papà” Dante. Scomparso nel 1985. Un valdimagnino doc che insieme alla sua inseparabile Voigtlander 6×6 e il suo grande cappello nero ha catturato scorci e volti di un pezzo di storia. Come quando è riuscito a ritrarre il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, devoto al Santuario della Cornabusa, prima che fosse eletto Papa. Oppure come quando, a Pontepietra, nel 1967, su pellicola, in bianco e nero, ha immortalato l’Arco dei Papi. Un arco in roccia, un monumento naturale che è stato distrutto perché per alcuni rappresentava un ostacolo al traffico. Ma che, invece, per Frosio, era un angolo di paesaggio da salvaguardare. Tra i soggetti preferiti dal fotografo gli occhi e i visi della “sua” gente. Umili lavoratori di cui non amava rubare l’anima. Personaggi della sua terra che conosceva di persona. Personaggi che faceva posare, tra una battuta e l’altra, per strada, con gli attrezzi del mestiere ancora addosso. Giusto il tempo di un attimo. Giusto il tempo di un click. Ignari, forse, del fatto che quello scatto sarebbe stato tramandato di generazione in generazione. Per volontà di chi non ha voglia che un patrimonio culturale vada perduto e di chi si diverte ancora a narrare della vita che scorre dentro le persone. Come quella di un’anziana signora cieca che, dietro la sua finestra, con le mani giunte, segue la processione che passa sotto il suo davanzale. I suoi occhi non possono vedere, ma lo sguardo e la testa sono ruotati nella direzione dei rumori in strada. Lei non vede, ma qualcun altro si è accorto della sua presenza. E l’ha fermata. In un’immagine.  

La mostra resterà aperta tutti i sabati e le domeniche fino all'1 luglio, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. In concomitanza con l’allestimento della mostra è stato indetto il III premio giornalistico “Valle Imagna”. A rotazione, fino a luglio, saranno ospitati e premiati i giornalisti delle più importanti testate nazionali che si sono distinti per la loro penna e per i loro servizi dedicati a questa vallata ai piedi del Resegone e al grande evento del 2005 “Esplorando… Imagna 2005”.

Alessandra Moscheri