Tabacchi: passato, presente, futuro politico

«Tolgo il disturbo dal PD per non ostacolare il riavvicinamento con Base Democratica»

Nella seduta del Consiglio comunale del 28 giugno, Francesco Tabacchi ha sancito il divorzio dal PD; chiediamo all’ex Sindaco di Peschiera Borromeo quali sono i motivi che l’hanno convinto ad abbandonare il partito che l’ha sostenuto come candidato Sindaco: «Dopo 40 anni non ho più un partito di riferimento, questa mia scelta è stata ponderata, personalmente non mi riconoscevo più in questo partito, nessuna polemica con il direttivo locale, ma assolutamente non condivido scelte e programmazione politica a livello nazionale. Ringrazio quelli che nel PD mi hanno sostenuto ma sono consapevole di aver causato una frattura all’interno del partito, creando l’uscita di un gruppo dirigente che ha creato una lista civica in contrapposizione al PD. Ribadisco che le motivazioni di quel gruppo erano assolutamente fuori luogo e nascondevano altre mire» continua l’ex capogruppo del PD. «C’era solo l’invio di una lettera pervenuta al protocollo del comune, alla fine dei 30 giorni ho avvisato la proprietà e ho inviato la richiesta al Parco Sud, che era l’unico ente preposto a decidere. Questo percorso era stato realizzato in ottemperanza all’intenzione della giunta di allora di adottare un Piano di Governo del territorio a due velocità. Infatti, nell’unico documento ufficiale della Giunta, cioè il Pgt non si fa menzione di quest’area;  Pgt approvato da tutta la ex maggioranza. Mentre invece – conclude  Tabacchi – per la seconda velocità, Silvio Chiapella, ex Assessore all’urbanistica, ha inviato una richiesta per  inserire delle aree del Parco Sud in un piano intergrato di cintura urbana. Che io non ho mai voluto sottoscrivere, nonostante la provincia di Milano e il comune di Segrate facevano pressioni per farmi firmare, mi sono dimesso ma non l’ho mai sottoscritto».
In Giunta, ci racconta Tabacchi, hanno condiviso tutti i progetti compreso quello del Pgt a doppia velocità; il rapporto con l’entourage di Chiapella ha cominciato a deteriorarsi all’indomani dell’accordo stretto tra i  Democratici di Sinistra e la Margherita, per sostenere la candidatura di Francesco Ortugno a portavoce del nuovo partito, e da lì a poco sarebbe nato il Partito Democratico. Da quel momento c’è stata una furibonda battaglia fra le due diverse correnti per il controllo del partito, poi sfociata nella candidatura della Colombo, alle primarie contro Tabacchi:
«Non è possibile costruire qualcosa con  gli espulsi dal PD - ribadisce Tabacchi - non c’è da fidarsi, tant’è vero che, nonostante avessero sottoscritto un accordo davanti al coordinatore provinciale del PD, che indipendentemente dall’esito della consultazione, lo sconfitto avrebbe fatto campagna elettorale per  l’altro, non hanno rispettato gli accordi, adducendo scuse campate per aria di brogli elettorali».
L’arcigno Tabacchi espone i fatti e il suo pensiero con tutta la genuinità di un uomo affezionato alla politica, che tanto piace ai peschieresi, toccando un tasto delicato, che senza dubbio non mancherà di suscitare polemiche: «Per non essere un ostacolo, alla costruzione di un nuovo Centro-Sinistra a Peschiera, con un riavvicinamento di Base Democratica e del Partito Democratico, come mi sembra di aver capito da un’intervista rilasciata alla stampa locale dal Coordinatore del PD, Francesco Ortugno, e come espressamente viene riportato in un volantino di Base Democratica, ho scelto di uscire dal gruppo Consiliare del PD oltre al fatto che non ho fatto la tessera al partito». Francesco Tabacchi è intenzionato a fare un’opposizione decisa e costruttiva contro questa Giunta di Centro-Destra che, secondo il suo pensiero, ha solo fatto disastri, e ha disperso tutto il patrimonio associazionistico della città con delle scelte molto discutibili. L’ex Sindaco si  sta preparando  a confluire nel nuovo soggetto politico nazionale, che entro la fine dell’anno si andrà delineando, “Il partito della nazione”. Il fuoriuscito dal PD vuole essere ancora protagonista, dialogando con tutta quell’area di centro che secondo lui ha abbandonato la politica per mancanza di qualcuno che li rappresentasse veramente. Tabacchi ha fatto poi riferimento a tutto il mondo dell’associazionismo, come valore aggiunto, che avrà la nuova formazione politica nazionale. Per chiudere l’intervista, Francesco Tabacchi coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e attacca duramente gli esponenti della Lega sulla questione del Comitato di qualità degli asili nido, l’assessore ai servizi sociali Maria Norma Bellini e il capogruppo della Lega Domenico Facchi: «Durante la seduta per nominare il comitato, ho detto alla Bellini che sono molto dispiaciuto della sua incompetenza, ha la presunzione di costituire un organo senza i rappresentanti delle famiglie. La politica è fatta per discutere, sia lei che il capogruppo della Lega Facchi, si sottraggono continuamente alla discussione, adducendo la motivazione che tanto siccome la maggioranza sono loro fanno come vogliono. Se questo è il modo di far politica, è bene che i cittadini lo sappiano».

Giulio Carnevale