Tra i cespugli si è abusivamente costituita una discarica di pneumatici: ce ne sono di ogni genere e dimensione, mischiati a rifiuti e sporcizie di ogni tipo, tanto da formare una montagna alta quasi 2 metri. Avvicinandosi alla catasta, sfidando i miasmi che si sollevano dalle putride acque del Lambro, ci si accorge della gravità della situazione. A brevissima distanza da questo angolo “paradisiaco” si trovano infatti campi coltivati, orti e soprattutto condomini. Spiace in effetti che le nostre campagne vengano deturpate da simili immondizie, scaricate da chi, della salute pubblica, ha considerazione zero. I rischi per i cittadini sono in effetti concreti: emanazione di sostanze tossiche in caso di incendio, avvelenamento del suolo; la puzza dell’acqua che ristagna negli incavi delle gomme, habitat naturale delle zanzare, dovrebbe bastare da sola a giustificare un intervento del Comune in merito.
Luca Ilgrande