Uomini che odiano gli animali: continui tagli alla recinzione e bustine di veleno nell'area cani di Zeloforamagno

A mali estremi, estremi rimedi. È con una raccolta firme e con il conseguente esposto al Comando dei Carabinieri di Peschiera Borromeo che gli assidui frequentatori dell'area cani di Zeloforamagno sperano di porre fine a una serie d'ignobili gesti di intolleranza che sono stati perpetrati nei loro confronti nell'ultimo anno. Rei di avere un cane e di portarlo a svagarsi e giocare nello spazio più consono, messo a disposizione dal Comune, questi padroni di amici a quattro zampe sono stati presi di mira da un residente del condominio di fronte all'area, situata tra via Madonna di Caravaggio e via San Francesco D'Assisi.

L'individuo, tra lo scorso anno e quello corrente, ha ripetutamente tagliato la rete che delimita l'area in diversi punti, creando grossi buchi (circa 50x70 cm) talvolta in prossimità della carreggiata con il serio rischio che i cani escano dalla recinzione finendo in strada; ha danneggiato la fontanella all'interno e - dopo la riparazione eseguita dal Comune - l'ha rotta definitivamente tagliando il tubo di mandata; lo scorso febbraio ha disseminato chiodi e puntine sulla pavimentazione all'ingresso dall'area e nei primi metri di prato. Senza contare le urla offensive e di minaccia oltre che un'aggressione fisica sul quale la Polizia locale ha eseguito accertamenti al momento stesso dell'accaduto. Ma l'episodio di odio più eclatante è avvenuto i primi giorni di maggio: il delinquente ha gettato sia all'interno che all'esterno dell'area cani, nel raggio di 6-7 metri, numerosissime bustine di veleno per topi, mettendo in pericolo l'incolumità non solo degli animali ma anche di eventuali bambini che possono aggirarsi nel prato.
Questo gesto estremo ha convinto i cittadini a chiedere l'aiuto delle forze dell'ordine, nonostante ancora non si possa agire legalmente verso l'autore di tali atti poiché avvenuti sempre di notte e dunque non dimostrabili con prove e testimoni. «Il confronto con il Comune di Peschiera è costante, in particolare con l'Uda (Ufficio Diritti Animali) - spiega Lorenzo Franco, portavoce della raccolta firme che ha unito circa 80 consensi -. Hanno più volte riparato i danni ma non si sono mai adoperati per un'azione preventiva quale potrebbe essere la predisposizione di telecamere di sorveglianza. Ora per non avere più proteste e segnalazioni, ci propongono di smantellare quest'area per crearne una nuova in via Carducci; una nuovo spazio non dispiacerebbe a nessuno, ma non vogliamo che venga eliminato questo! Il problema non si risolve così, significherebbe accettare la sconfitta e cedere alle minacce di una singola persona ignorante, probabilmente neanche consapevole delle conseguenze dei suoi assurdi gesti».
Francesca Tedeschi