Via libera alla nuova farmacia comunale

Non nasconde soddisfazione neanche il Presidente del CdA, il professor Marco Galeone.
«Prima di tutto sono molto felice per essere stato rinominato da un’amministrazione che ha un altro connotato politico: vuol dire che è stato apprezzato tutto quello che ho fatto negli anni precedenti. Credo sia anche un grosso vantaggio per le farmacie continuare su una linea di condotta che era piaciuta alla vecchia amministrazione e quindi ai cittadini di Peschiera, soprattutto in vista di quello che andremo a fare in un momento così difficile. Difficile per due motivi: primo per la crisi che sta attraversando la nazione e che si ripercuote nella gestione delle farmacie, dove vediamo ogni giorno sempre più cittadini da dover aiutare. L’altro problema è nell’aprire una terza farmacia, prima provvisoriamente a Bellaria, per poi trasferirla nel nuovo centro che sarà pronto fra un anno».

Aprirla a Bellaria prima di spostarla nel centro commerciale non è uno spreco di risorse?
«Siamo costretti ad aprirla per non perdere la priorità che abbiamo ottenuto dalla Regione. D’altra parte, abbiamo studiato un piano che prevederà il riutilizzo di tutto il mobilio e le attrezzature che provengono dalla vecchia farmacia di via Liberazione, che abbiamo conservato. Questo comporterà un risparmio non indifferente».

Quali saranno i vantaggi più immediati per i cittadini?
«Aumenteranno le ore di apertura, perché i centri commerciali chiudono alle 22. Non andiamo a inventare niente di nuovo, perché oggi i grandi Comuni hanno aperto farmacie nei grossi centri. Sesto San Giovanni, quinto comune della Lombardia, ha collocato farmacie sia alla Iper Coop che al Vulcano. E stanno facendo fatturati spaventosi».

Questi ricavi a vantaggio di chi andranno?
«Ovviamente a vantaggio della comunità. Le aziende comunali non devono far lucri ma neanche perdite, e gli utili vengono immediatamente reinvestiti in servizi. Vogliamo da subito fornire i farmaci a domicilio ad anziani e disabili. L’assessore Bellini sta trattando con la Croce Rossa per organizzare al più presto il servizio. E per me è una scelta condivisibile quella di non puntare esclusivamente sul volontariato, ma di affidarsi a una istituzione consolidata con protocolli verificabili, su cui si inserirà il volontariato. Lo stesso Sindaco è consapevole che il futuro delle aziende comunali è quello di fornire più servizi».

Giulio Carnevale
Alessandro Nardin