Vicenda Bistrò, è stata fissata per il 27 marzo l’udienza preliminare davanti al Gup

Falletta: «Attendo con serenità la decisione del giudice, i fatti dimostrano che ho agito con coraggio e trasparenzanell’interesse del Comune e dei lavoratori»

Antonio Salvatore Falletta

Antonio Salvatore Falletta

Terminata l’inchiesta sulla vicenda dello sgombero del Bistrò, è stata fissata per il 27 marzo l’udienza preliminare, in cui il Gup deciderà se emettere una sentenza di non luogo a procedere o decreto che dispone il giudizio nei confronti dell’allora sindaco Antonio Salvatore Falletta
In merito alla vicenda, Falletta dichiara: «Attendo con serenità la decisione del giudice, dall’inchiesta è emerso con chiarezza che ho agito con trasparenza e coraggio attraverso una disposizione scritta e, quindi, è la dimostrazione più evidente della mia buona fede. Ho chiesto per iscritto che venisse spostata a data da destinarsi lo sgombero del locale, fissato pochi giorni prima di Natale. L’ho fatto per tutelare sia l’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie, che avrebbero così perso il posto in un periodo delicato dell’anno, sia per garantire l’Ente (e quindi tutti i cittadini) in attesa di trovare una soluzione adeguata per non interrompere una convenzione nei confronti delle fasce deboli che il Comune aveva l’obbligo di rispettare. E’ passato più di un anno dallo sgombero e quel locale non solo è ancora chiuso, ma è stato più volte devastato dai ladri: questo dimostra che sarebbe stato più corretto, efficiente e utile giungere ad una soluzione per il riutilizzo dell’immobile prima di effettuare lo sgombero. Se fossi ancora sindaco lo rifarei senza esitazione, perché sono convinto che si debba sempre agire nell’ interesse della collettività. Porterò le mie ragioni nella sede più opportuna, certo di un esito positivo della vicenda».