Il divieto di sosta ai camper? È llegittimo

Il Comune di Rodano ha dovuto revocare l'ordinanza anti-camper su decreto ministeriale, ma potrà combattere il fenomeno dell'accampamento nomadi grazie a un modello anti-bivacco. Intanto, i camperisti hanno visti salvi i loro diritti.

Non si può vietare la sosta dei camper. Un cittadino di Rodano, nel dicembre 2011, si era indignato per un cartello istituito dal Comune con cui venivano vietate la sosta e la fermata degli autocaravan dalle 0.00 alle 24.00 sul territorio rodanese e su cui si poteva leggere: «È severamente vietato in tutto il territorio di Rodano (aree pubbliche e private) sostare e campeggiare anche temporaneamente». Alcuni abitanti, di fronte a questo divieto, non hanno perso tempo e si sono rivolti all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti che, a sua volta, ha presentato ricorso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’art.37 del Codice della strada. Con un decreto del 24 agosto 2012, il Ministero ha accolto il ricorso e ha giudicato illegittima l’ordinanza emessa dall’Amministrazione comunale. Noi di 7giorni abbiamo cercato di chiedere spiegazioni in merito a quanto accaduto agli Amministratori locali, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, ma che ci hanno suggerito di contattare il comandante della Polizia locale, Lorenzo Mastrangelo. È lui a fare chiarezza e a specificare che collabora con il Comune di Rodano solo da metà giugno, cioè da quando è stata stretta una convenzione con il Comune di Pioltello. «Premesso questo – ha dichiarato il comandante Mastrangelol’Amministrazione voleva prevenire un fenomeno, cioè evitare accampamenti nomadi e che i parcheggi fossero utilizzati per finalità di campeggio». E come spiega Mastrangelo, un ente ha la facoltà di vietare il campeggio, ma non la sosta (in conformità con l'articolo 185 del Codice della strada). «È un questione di forma – precisa il Comandante della Polizia locale – e di termini utilizzati. L’ordinanza, così come era stata emessa dal Comune, era formulata con una dizione che si prestava a fraintendimenti, certo, ma a un’attenta lettura se ne capiva il senso». E forse non è un caso se dal sito http://www.leganordrodano.it/Contenuti/OrdinanzaNomadi.pdf si può scaricare e leggere l’ordinanza, ora revocata, e notare che l’oggetto recita così: "Ordinanza di divieto di sosta finalizzata al campeggio e al pernottamento su tutto il territorio comunale". Ma alla fine di questa vicenda, i camperisti possono tirare un sospiro di sollievo, in quanto hanno visto riconoscere i loro diritti, e il Comune «potrà perseguire le finalità di tutela nel rispetto della legge». Perché come si può apprendere dal sito: http://www.girandotoscana.com/associazione-nazionale-coordinamento-camperisti-rodano/, l’Associazione Nazionale coordinamento camperisti, con sede a Firenze, avrebbe inviato al Comune di Rodano un modello di ordinanza anti-bivacco con la quale la giunta potrà continuare il proprio viaggio verso la tutela della sicurezza, del decoro e dell’igiene pubblica sul territorio senza, se così si può dire, "vizi di forma".

Alessandra Moscheri