Aias: un utile servizio presto senza sede

I familiari esprimono in una lettera, allegata alla raccolta firme, tutta la loro preoccupazione davanti a un eventuale ricollocazione del servizio in un altro Comune: i genitori sottolineano che un trasferimento potrebbe portare complicazioni aggiuntive alle condizioni di vita già molto complesse dei ragazzi disabili. I locali dove oggi Aias fornisce gli interventi riabilitativi, scolastici e sociali, sono stati ritenuti dalla Asl “non idonei per le notevoli problematiche strutturali” e non adeguabili al fine del mantenimento del servizio in loco. L’assessore Marco Zampieri si sta occupando di trovare, in collaborazione diretta con Aias, una soluzione al problema: «Abbiamo valutato diverse possibilità su San Donato Milanese ma attualmente non è stato individuato un edificio comunale adeguato alle necessità di Aias» spiega e prosegue Zampieri: «abbiamo attentamente valutato la richiesta di annettere Aias al Progetto di Residenzialità Integrata che sorgerà in via Europa, ma l’esito è negativo: non è infatti possibile ampliare di 600 mq la struttura progettata». L’assessore Zampieri rinnova l’interesse dell’amministrazione a mantenere Aias sul territorio sandonatese e a partecipare agli oneri nel caso la sede venga individuata in un edificio privato: «Attualmente l’associazione paga un affitto al Comune di ottomila euro all’anno e sappiamo che la cifra potrebbe quadruplicare se la struttura fosse privata. L’amministrazione si impegnerà a sostenere economicamente l’associazione e chiediamo l’aiuto degli altri Comuni che usufruiscono del servizio, al fine di trovare una soluzione ottimale per tutti».

Greta Montemaggi