Consiglio comunale infuocato Forenza attacca la Giunta

«Il progetto – dichiara il sindaco Mario Dompè – sposa la nostra politica rivolta al sostegno delle famiglie. Queste nuove strutture consentiranno di allargare l’offerta dei servizi per l'infanzia presenti sul territorio comunale, alleggerendo il numero di richieste per le strutture esistenti e integrandone la capacità d'accoglienza. La collaborazione prevede, inoltre, un significativo sostegno per le nostre attività finalizzate all'integrazione degli alunni disabili nelle scuole cittadine». È previsto infatti da parte di Eni un contributo annuo di 20mila euro nelle casse comunali per i prossimi 9 anni. Si è discusso molto però sul fatto che la struttura di via Sanguinetti è destinata ad uso pubblico e questa destinazione non verrebbe rispettata in quanto i beneficiari delle nuove scuole sarebbero i figli dei dipendenti Eni.
Sono stati poi sollevati alcuni quesiti da parte di Francesco Forenza, consigliere comunale della lista “L’altra San Donato”, che però non hanno trovato risposta da parte dell’Amministrazione comunale. “Avevano detto che avrebbero fatto un bilancio sociale più comprensibile ai cittadini - ha detto Forenza - e invece non l’hanno fatto. E ancora: è prevista per il 2010 un’entrata di 300mila euro destinata all’area dell’ex canale navigabile. Ho chiesto come mai e non c’è stata risposta. Questo fa presumere che allora ci sia l’alta possibilità che vada in porto il progetto della costruzione di altre case nella via. L’Amministrazione aveva in cantiere un altro progetto in stato avanzato per la costruzione della “Cittadella dell’artigianato”. Perché allora il sindaco ha invitato gli artigiani a costituirsi nell’Ati, al fine di comprarsi loro stessi un terreno con i finanziamenti regionali?  Ho fatto notare anche che in merito alle aree 167 i soldi ottenuti dalle famiglie per ottenere il passaggio da diritto di superficie a quello di proprietà, che dovevano essere spesi per riqualificare queste aree specifiche, sono stati invece usati fino ad adesso in altro modo, non rispettando il vincolo. E si sta parlando di due milioni e mezzo di euro”.

Stefania Pellegrini