Grazie al coraggio di due giovanissime, i Carabinieri arrestano quattro sfruttatori

Dopo settimane di soprusi e violenze, due giovani ragazze romene di 19 e 22 anni hanno trovato il coraggio di denunciare i loro aguzzini, che le costringevano a vendere il loro corpo.

Le ragazze erano giunte a settembre a San Donato presso il quartiere Certosa, a seguito dei due albanesi di cui si erano innamorate. Dopo una breve convivenza, i due fidanzati si erano presto trasformati in sfruttatori e, assieme ad altri due connazionali, avevano spinto le giovani con la forza a prostituirsi. Per le due sono quindi iniziati giorni terribili nel corso dei quali, ogni minima protesta, era subito repressa con le botte: il 29 settembre scorso una era persino finita al pronto soccorso con distorsione del rachide cervicale e la perforazione di un timpano, mentre l'altra era stata bloccata in casa con tumefazioni al volto dopo la falsa accusa di avere un amante. La tragica vicenda è giunta a una svolta solo quando le due, facendo appello a tutto il loro coraggio, approfittando dell’assenza dei loro sfruttatori si sono precipitate verso una pattuglia di Carabinieri. I Militari hanno quindi organizzato un blitz, che ha rapidamente portato all’arresto dei quattro albanesi, i quali sono ora rinchiusi a San Vittore con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all'induzione e allo sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona e lesioni gravi.

Redazione Web