Il Centro Sportivo Metanopoli rinasce verde

La scelta era valsa un'interruzione di due mesi delle attività sportive, prima cioè che subentrasse Gesti Sport, e una pioggia di critiche dal centrosinistra, che avrebbe preferito una transizione tempestiva e condivisa a garanzia, pur nel cambio di timone, di una continuità nell'erogazione dei servizi.
La minoranza attribuisce lo scivolone dell'esecutivo alla mancata mediazione con Gism: accordando alla società un rimborso congruo ai suoi investimenti, si sarebbe evitato l'arbitrato. A oggi, non è chiaro quanto quest'ultimo graverà sulle spalle dei contribuenti.
Ora è primavera e Dompè cerca di cicatrizzare quella ferita, riqualificando il Parco di via Caviaga, che negli anni si è molto deteriorato. Si sono abbattuti e potati gli alberi morti e pericolanti e ora si prevede di ripiantumare 74 specie arboree. Il sindaco lo definisce “un museo botanico a cielo aperto”. Il polmone verde di Metanopoli torna così a respirare secondo le linee guida di Enrico Mattei, che per primo volle inserire strutture sportive in aree verdi adatte ai grandi come ai bambini.
Chi piccolo non è più, ma nell'infanzia ha frequentato il parco, può confrontare l'area di oggi con gli “splendori” di ieri. Il giardino zoologico, ad esempio, amato dai giovanissimi e dagli appassionati di animali, con gli anni ha ridotto la fauna a qualche anatra. Niente tartarughe e nessun “Bambi”, come tutti chiamavano i daini dell'oasi. Peccato che nel piano di manutenzione del verde non si sia pensato di ripopolare questo recinto a cui i piccoli sandonatesi erano tanto affezionati.

Sara Marmifero