Il consultorio di San Donato sarà accorpato a quello di San Giuliano

La riorganizzazione è stata decisa da Regione Lombardia in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, ma ha suscitato non poche polemiche

Il consultorio di via Cavour a San Giuliano

Il consultorio di via Cavour a San Giuliano

Checchi: «Serve sguardo più ampio, la riorganizzazione migliorerà il servizio»

A fine luglio, nel corso dell’Assemblea dei Sindaci della ex ASL Milano 2, il Direttore dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Melegnano e Martesana (ASST), il dott. Mario Alparone, ha presentato un piano di riorganizzazione dei servizi del distretto. Questa prevede, tra gli interventi più significativi per il territorio, l’accorpamento dei Consultori di San Donato e San Giuliano. Secondo i programmi di ASST, il Consultorio “unificato” avrà sede a San Giuliano in via Cavour, raggiungibile da San Donato anche con i mezzi pubblici (linee 130, 121 e Z420). La notizia, che ha iniziato a circolare tra i cittadini anche grazie ai social, ha suscitato non poche polemiche, poiché i residenti non hanno accolto di buon grado l’ipotesi di doversi spostare in un altro Comune per usufruire dei servizi del consultorio. A calmare gli animi ci ha pensato Andrea Checchi, sindaco di San Donato, che è intervenuto su Facebook per perorare la bontà dell’operazione. «Nessuna Amministrazione – ha affermato Checchi - è contenta quando Enti superiori (in questo caso Regione Lombardia) trasferiscono servizi in altri Comuni, anche se limitrofi e non troppo distanti (via Sergnano dista da via Cavour meno di 4 km). In questi tempi di spending review, gli Enti cercano di ottimizzare risorse e disponibilità accorpando dove possibile. Tuttavia ritengo sia necessario adottare uno sguardo più ampio ed analizzare il tema in modo un po’ meno campanilistico. Oggettivamente, spostare il consultorio da Via Sergnano a San Donato in Via Cavour a San Giuliano, quali problemi può determinare per i cittadini sandonatesi? Potrebbero lamentarsi quelli che abitano nella zona Metanopoli e Via Kennedy o del Concentrico perché devono fare più strada. Ma quelli che abitano a Certosa, in Via Di Vittorio o in Via Morandi faranno la stessa strada o addirittura di meno». Checchi ha quindi voluto porre l’accento su quelli che sarebbero invece i vantaggi dell’accorpamento dei consultori. «Grande attenzione è stata posta dal sottoscritto al tema della qualità dei servizi erogati ed, in particolare, ho ricevuto rassicurazioni relativamente ai vantaggi della sede unica, cioè: maggiore disponibilità oraria dei professionisti dell’Equipe; maggiore numero di ambulatori a disposizione; maggiore numero di prestazioni (es. pap-test, colloqui, gruppi mamma/bambino - allattamento al seno); possibilità di presa in carico di minoranze linguistiche grazie anche alla presenza delle mediatrici culturali formate ad hoc». Ma non è tutto. «Presso la sede di via Fermi a San Donato – ha proseguito il primo cittadino - alle 12 specialità oggi presenti se ne aggiungono altre 5, cioè chirurgia vascolare/angiologia, endocrinologia/diabetologia, medicina fisica e riabilitazione (servizio quanto mai ricercato), medicina interna e odontostomatologia (che significa avere a disposizione dentisti altamente specializzati nell’ambito della sanità pubblica). Si passa quindi da 199 a 249 ore settimanali di assistenza (+50)». Checchi ha poi fatto sapere di aver ottenuto che il progetto "A" (rivolto agli adolescenti e ai giovani) rimanesse a San Donato e che il Comune sandonatese fosse il primo in cui sperimentare la nuova organizzazione dei medici di base che, grazie alla collaborazione di Amministrazione, ASST e personale medico, porterà ad avere servizi più efficienti, completi e rispondenti alle esigenze dei cittadini.
Alessandro Garlaschi