Multe "dubbie" ai commercianti di San Donato Milanese

Colpito il 75 per cento degli esercenti. I commercianti tuonano: "Una batosta voluta per fare cassa"

È stata una vera e propria mazzata quella subita dai commercianti di San Donato Milanese, che si sono visti multare per mancato o errato pagamento della tassa sulla pubblicità. Tutto comincia nell'ultima settimana del giugno scorso, con l'ondata di multe piovute sulle teste dei commercianti, a cui gli stessi hanno risposto con contestazioni e proteste. Ogni tentativo di spiegazione è risultato vano e così i negozianti si vedono ora costretti a pagare fino a 2mila euro di multa per un'infrazione che non pensano di aver commesso. è il caso di quei commercianti multati per aver esposto una targhetta con scritti gli orari di apertura, un disegno sulla vetrina o una lavagnetta con due frasi recanti il menù del giorno, tutte considerate pubblicità e quindi sanzionate. Dapprincipio l'Amministrazione Comunale di San Donato aveva dato speranze ai negozianti, prendendosi tempo "per verificare". Poi la stangata. Il 5 agosto, durante una delle due riunione organizzate per chiarire e discutere il fatto in oggetto, l'Amministrazione Comunale si è espressa in favore di Ica Tributi, società concessionaria della riscossione dell'imposta sulla pubblicità. Ica si è comportata "a norma di legge", dunque i negozianti ora devono pagare, che l'applicazione così fiscale del provvedimento appaia giusta o meno. Una situazione che non solo non incentiva l'iniziativa privata, ma che appare agli esercenti come un mero tentativo di far cassa sulle loro spalle.