Tra i cittadini di San Donato serpeggia l'allarme sicurezza, che alimenta numerose discussioni anche sui social network, in relazione all’incremento di furti e razzie che, nelle ultime settimane, hanno interessato alcune zone della città. In particolare, numerosi sono stati i colpi messi a segno sia a danno dei privati cittadini, che hanno ricevuto sgradite visite negli appartamenti e nei box, che di impianti pubblici. A partire da novembre, infatti, il centro sportivo di Metanopoli è stato fatto oggetto di 2 saccheggi di cavi di rame, che hanno fatto piombare nel buio dapprima i campi di calcio e poi il parcheggio e il bocciodromo. La scorsa settimana anche una centralina elettrica di Eni Servizi è stata cannibalizzata dai “vampiri” del rame, il che ha provocato lo spegnimento di numerosi lampioni. Alla luce di quanto accaduto, il Comune ha deciso di correre ai ripari, convocando per il 23 dicembre un summit con i rappresentanti delle forze dell’ordine. «San Donato è caratterizzata da una situazione storicamente tranquilla sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico – ha spiegato il primo cittadino, Andrea Cecchi - . Siamo tuttavia al confine con la grande metropoli e certi fenomeni, inevitabilmente, toccano anche noi. Per questo ci siamo attivati in via straordinaria». «Da tempo stiamo lavorando sul fronte della sicurezza – ha aggiunto Serenella Natella, assessore alla Sicurezza –. Abbiamo appena concluso il potenziamento della rete di videosorveglianza con 7 nuove telecamere (nelle vie Fabiani, Fermi, XXV Aprile, Volturno, stazione FS, rondò di Certosa e rondò via Emilia/Maastricht) che portano a 42 le postazioni esistenti. Ricordo poi che abbiamo attivato il vigile di quartiere e che è sempre in funzione il servizio di ronda garantito dall’esercito, con il passaggio giornaliero della camionetta».  

Redazione Web