Il Comune di Milano ha aperto ufficialmente le buste contenenti le proposte delle Comunità religiose che hanno avanzato la loro candidatura per prendere a bando le aree destinate all’edificazione di nuovi luoghi di culto non cattolici. Le aree in questione, messe a disposizione da palazzo Marino, sono situate in via Sant’Elia (5.000 mq in zona Lampugnano), in via Marignano (3.400 mq lungo il confine con San Donato) e in via Esterle (1.492 mq nei pressi di via Padova). Su un totale di 9 candidature, per quanto concerne il lotto di via Marignano, sito nei pressi del capolinea della M3 e praticamente a ridosso del comune sandonatese, le manifestazioni di interesse sono state 3. Nello specifico si è trattato del Centro Cristiano Evangelico di via Dottesio 15, del Centro islamico di Milano e Lombardia di via Egidio Folli e della Chiesa Shalom Gospel Church di via Socrate 71, quest’ultima ammessa con riserva. 

In base a quanto comunicato dal Comune di Milano, il prossimo passaggio della procedura consisterà nell’apertura delle buste contenenti le proposte progettuali e le offerte economiche, fase che dovrebbe ragionevolmente concludersi entro la fine del mese di maggio. Per quanto concerne il territorio sandonatese, dunque, torna al centro delle cronache una questione che aveva nei mesi scorsi suscitato numerose polemiche da parte di alcune forze politiche locali, vale a dire Lega Nord e Forza Italia, fortemente contrarie all'insediamento di un luogo di culto nell'area in questione. Lo stesso sindaco, Andrea Checchi, per mezzo di una missiva inviata all'esecutivo milanese aveva sostenuto la non adeguatezza di via Marignano per lo scopo in oggetto, soprattutto per problematiche di carattere logistico e urbanistico.