Scatta il ricorso al Tar contro lo stadio del Milan a San Donato Milanese

L’istanza presentata dal Comitato No Stadio, ora al vaglio dei giudici, chiede l’annullamento degli atti dell’amministrazione comunale Squeri sull’ipotizzato impianto sportivo nell’area San Francesco

Sono tredici i cittadini di San Donato Milanese e Chiaravalle che, sostenuti dal Comitato No Stadio e coadiuvati da un pool di esperti avvocati, il 22 marzo scorso hanno depositato ufficiale istanza presso la sede di Milano del Tribunale Amministrativo Regionale per chiedere l’annullamento degli atti adottati dall’amministrazione Squeri a favore della realizzazione dello stadio di AC Milan nel quartiere San Francesco a San Donato Milanese. Questi comprendono la delibera di giunta del gennaio scorso con la valutazione favorevole alla percorribilità dell’iter, il Piano attuativo riguardante il progetto insediativo sportivo con una struttura da 70 mila posti ed altri documenti varati dall’Amministrazione. Il documento obietta sull’operato dell’amministrazione Squeri da un punto di vista burocratico-procedurale e evidenzia altresì le ragioni e gli interessi diretti dei cittadini che verrebbero messi a rischio.  

«Di fronte al rifiuto del sindaco Squeri e delle forze politiche che lo sostengono in consiglio comunale a dialogare seriamente con i cittadini, abbiamo tenuto fede all’impegno che ci eravamo presi fin dal primo momento della costituzione del comitato, ossia quello di fare qualsiasi sforzo e perseguire tutte le strade lecite possibili per fermare un progetto che riteniamo dannoso per il nostro territorio. - dichiara Innocente Curci, uno dei referenti del Comitato NO STADIO a San Donato Milanese, nonché firmatario del ricorso al TAR -. Tutti i ricorrenti, così come moltissimi altri cittadini di San Donato Milanese, Milano e San Giuliano Milanese, verrebbero danneggiati dalla realizzazione dell’opera e abbiamo sentito il dovere di esporre le nostre ragioni ai giudici amministrativi, convinti di poter essere ascoltati». 

L’avvocato Ilaria Battistini, professionista incaricata dai ricorrenti, spiega: «Abbiamo studiato le carte di cui siamo potuti venire in possesso relative al Progetto AC Milan; a nostro giudizio siamo di fronte a numerosi profili di illegittimità che viziano gli atti in oggetto. In particolare la delibera di Giunta comunale presenta molte problematiche dal punto di vista tecnico e giuridico, evidenziate nel ricorso. Auspichiamo che, a seguito della notifica dell’impugnazione, il Comune si convinca esso stesso circa l’irrealizzabilità dell’opera. Siamo altresì fiduciosi che le altre amministrazioni pubbliche da noi messe a conoscenza dell’atto di impugnazione (Città Metropolitana di Milano e Regione Lombardia) tengano in debito conto quanto evidenziato e ampiamente documentato dai ricorrenti, ancor prima che i giudici si esprimano nel merito». 

«In questi mesi abbiamo promosso una petizione indirizzata al sindaco di San Donato sottoscritta da più di tremila cittadini che chiede di dire di no al nuovo stadio a San Donato; ci siamo fatti parte attiva con numerose iniziative per informare e discutere nel merito la proposta di variante urbanistica che il Milan vorrebbe definitivamente approvata; abbiamo tessuto relazioni e stiamo collaborando sul territorio con numerose altre realtà associative che stanno manifestando preoccupazione e necessità di essere coinvoltedichiara Annalisa Molgora, altra referente del Comitato NO STADIO a San Donato Milanese -. Ora abbiamo dato il via alla battaglia legale e lanceremo una campagna di raccolta fondi che ci permetta di far fronte alle tante spese che dovremo affrontare. Siamo fortemente determinati e chiediamo ai cittadini di sostenerci ancora».