A Viboldone con Brumotti e Striscia la Notizia

Per promuovere le giornate di primavera del FAI in sella alla bici, l'inviato Vittorio Brumotti e il vicepresidente del FAI, Marco Magnifico hanno scelto Viboldone. In via del tutto eccezionale sono state aperte le porte della Casa del Priore.

In occasione della XX giornata di primavera del Fai (Fondo Ambiente Italiano), il 24 marzo, sono state aperte in via del tutto eccezionale le porte della sala della musica della Casa del Priore, a Viboldone. Il borgo, nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano, attira numerosi visitatori per la rilevanza artistica dell’Abbazia, la cui fondazione viene fatta risalire al 1176. Ma, oltre alla presenza di questo gioiello architettonico, i pochi abitanti rimasti a viverci, l’Amministrazione comunale di San Giuliano, la comunità monastica e l’associazione Amici dell’Abbazia conoscono un’altra faccia di Viboldone. Una zona che necessiterebbe di una riqualificazione storica, agricola e culturale. Non solo alcuni residenti lamentano il dilagare della prostituzione sulle strade in prossimità della Vettabia, ma hanno ben in mente le numerose discussioni nate in seno alla destinazione d’uso della Cascina Corte Grande. E conservano la memoria di un’antica tradizione e tecnica agraria, quale quella delle marcite. Una pratica che aveva reso il villaggio «una culla dell’agricoltura e un motore di cultura tra i più importanti della Lombardia», come ama ricordare l’assessore alla Cultura, Maria Morena Lucà. E per far conoscere a livello nazionale questo patrimonio e luogo spirituale alle porte di Milano - e lo stato in cui vessa - si sono mossi le telecamere di Striscia la Notizia, l’inviato della nota trasmissione televisiva, Vittorio Brumotti, con la sua inseparabile bici e il vicepresidente del Fai, Marco Magnifico. Insieme, ora in tandem, ora su un risciò, hanno dato vita a siparietti comici improvvisati per le strade di Viboldone per lanciare l’evento di poche settimane fa. Il 24 marzo, infatti, grazie al patrocinio della Regione Lombardia e del Comune sangiulianese e all’attività dei volontari del Fai, le persone hanno potuto visitare la Casa del Priore. Una foresteria che sorge a fianco dell’Abbazia dove vive un gruppo di monache e che nasconde al suo interno la cosiddetta sala della musica, di solito chiusa al pubblico. Si tratta di una serie di affreschi, a grandezza reale, che costituisce un vero e proprio catalogo degli strumenti musicali che venivano suonati a Milano tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. Un apparato iconografico che colpisce per la sua completezza e per le somiglianze che intercorrono tra alcuni elementi affrescati e gli strumenti disegnati da Leonardo Da Vinci. Un altro pezzo di Viboldone da salvaguardare, conservare e tramandare.

Alessandra Moscheri