“Diamo la sveglia alla città”: Sel si mobilita a San Giuliano per sensibilizzare sull’emergenza casa

Un flash mob davanti all’ex caserma di via Trieste per chiedere lo sblocco degli alloggi promessi alla città ma mai arrivati

Un momento della protesta organizzata da Sel

Un momento della protesta organizzata da Sel

Lorenzano: «La situazione è grave, come Amministrazione stiamo facendo il possibile»

Una manifestazione “rumorosa” per “dare la sveglia” alla città e all’Amministrazione in merito all’emergenza abitativa, una questione che ha raggiunto livelli di vera e propria emergenza sociale. A San Giuliano, nella mattinata di sabato 26 settembre, la compagine locale di Sinistra ecologia libertà ha organizzato un flash mob, con tanto di sveglie e striscioni, per sensibilizzare opinione pubblica e forze politiche. I dati forniti dal Sel in tal senso parlano chiaro: 366 famiglie sono attualmente in lista per l'assegnazione di una casa pubblica, a fronte di una media di 50 sfratti eseguiti all'anno e 72 attualmente in attesa di esecuzione. Circa una trentina di attivisti e simpatizzanti si sono dati appuntamento in via Trieste, davanti all’ex caserma dei carabinieri che, grazie a un co-finanziamento della Regione, 2 anni fa è stata riconvertita in un complesso capace di ospitare 25 alloggi popolari, ma attualmente non assegnati perché edificati su un terreno di proprietà di Genia, la ex multi servizi ora in fallimento. «A questo – precisano gli esponenti di Sel - si aggiungono altre 56 unità immobiliari che in base alle convenzioni urbanistiche i costruttori che negli anni scorsi hanno realizzato 2 interventi sul territorio (Cascina Selmo e ex Pirelli Cavi) avrebbero dovuto costruire e cedere al comune, ma che ad oggi non esistono ancora, in quanto gli operatori privati non hanno dato seguito agli accordi e il comune non ha incassato le fidejussioni». Ricorda poi Sel come, attualmente, sono ancora a rischio i 254 alloggi popolari in mano a Genia, a causa dell’ipotesi tutt’ora ventilata riguardo eventuali vendite all’asta per chiudere i rapporti con i creditori. «Lo sblocco del cantiere dell'ex Caserma – ha commentato il sindaco, Alessandro Lorenzano, intervenuto alla manifestazione - , fermo per la questione Genia, è attualmente sul tavolo di trattativa con il Tribunale, con la comune volontà di aprirlo superando le questioni giudiziarie. Su Pirelli e Selmo, piani approvati nel 2007 che prevedevano 40 appartamenti pubblici, pesano un fallimento della società e scelte che hanno garantito poco il pubblico». A tal proposito, però il sindaco ricorda come l'Amministrazione abbia ricavato 120mila euro da un bando Regionale per l'emergenza abitativa, ottenuto 4 appartamenti confiscati alla mafia, attivato canoni concordati con i privati, ottenuto dal Comune di Milano diversi appartamenti chiusi a Sesto Ulteriano, con i quali pochi giorni fa ha trovato casa a una famiglia numerosa con una grave malattia del papà, e abbia fatto rete fin dove umanamente possibile con la Caritas e le Parrocchie, onde far fronte alle situazioni di maggior disagio.
Alessandro Garlaschi